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Gli italiani e la salute: cosa è cambiato in epoca Covid?

IL CONVEGNO

Gli italiani e la salute: cosa è cambiato in epoca Covid?

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In occasione dell’incontro stampa organizzato dal gruppo EG Stada sono stati resi noti i dati italiani della ricerca svolta in 15 Paesi europei. Il rapporto con i farmaci e con la sanità confermano i farmacisti come figure di riferimento importanti

9 settembre 2021

di Claudio Buono

Per oltre sette italiani su 10 l’emergenza sanitaria ha influito sul benessere generale e mentale, anche se il 47 per cento del campione intervistato non ha risentito di episodi di burnout. Questo è solo uno tra i molti dati emersi dallo Stada Health Report 2021, esito dell’importante ricerca realizzata in collaborazione con Kantar Health su un campione di 30.000 persone in 15 Paesi europei.
Per metà degli italiani, ci dice inoltre il Report, cresce l’attenzione nei confronti di uno stile di vita sano, che passa dall’acquisto di alimenti freschi e di qualità (49 per cento), agli integratori alimentari (25 per cento), ai corsi di fitness on line (21 per cento).

Il rapporto con i farmaci e con l’assistenza sanitaria

I criteri più importanti per i nostri connazionali quando devono acquistare un farmaco o un integratore alimentare sono la notorietà del brand (41 per cento), l’attenzione nei confronti dell’ambiente e quindi l’utilizzo di packaging ecologici e sostenibili (24 per cento), e la produzione in Europa (23 per cento).
Il foglietto illustrativo e la figura del medico sono le principali fonti (rispettivamente 54 e 48 per cento) a cui si rivolgono gli intervistati per cercare informazioni sulla modalità di assunzione, possibili interazioni ed effetti collaterali dei farmaci. Rispetto ai risultati dell’edizione 2020 del sondaggio, inoltre, cresce il ruolo del farmacista (37 per cento vs il 31 per cento dello scorso anno). La farmacia rappresenta il canale preferito (42 per cento) per l’acquisto di farmaci senza ricetta, mentre la spesa on line di questi prodotti non risulta essere molto frequente tra gli intervistati (27 per cento), soprattutto tra le fasce d’età più adulte.
Nonostante le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, il 48 per cento degli italiani non ha modificato le proprie abitudini per quanto riguarda le visite mediche (vs il 30 per cento che ha cancellato o rimandato i check-up di prevenzione e il 13 per cento che ha preferito consultare il medico al telefono o on line), così come oltre la metà (56 per cento) del campione intervistato affetto da una o più malattie croniche non ha riscontrato alcun problema a proseguire le cure durante la pandemia.

Un periodo difficile, ma anche un importante test di sinergia tra i protagonisti della salute

«Attraverso la nuova edizione dello Stada Health Report abbiamo cercato di fornire una fotografia più esauriente possibile del sentiment degli italiani circa il loro rapporto con la salute in un periodo storico particolarmente complesso e difficile sotto diversi punti di vista, che ha profondamente segnato la vita di tutti noi», ha affermato Salvatore Butti, General manager & Managing director EG Stada Group. «Da sempre ci poniamo in ascolto delle esigenze di salute della collettività, collaborando, come partner di fiducia, in stretta sinergia con medici e farmacisti per prenderci cura del benessere delle persone, perseguendo la nostra mission “Caring for People’s Health”».
Marco Cossolo, presidente Federfarma, ha sottolineato come la farmacia sia stata vicina ai cittadini fin dalla prime fasi dell’emergenza, nonostante i problemi cui da subito i titolari hanno dovuto far fronte, come, per esempio, la necessità di approvvigionamento di gel e mascherine, a prezzi calmierati rispetto a quelli che erano i costi di mercato di inizio pandemia. In questo frangente la farmacia ha confermato il suo valore come presidio territoriale della salute. Cossolo ha poi aggiunto come occorra però un nuovo modello di dispensazione del farmaco che includa un sforzo sinergico da parte di farmacisti e medici di medicina generale al fine di garantire una corretta aderenza alla terapia dal parte del cittadino/paziente.

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