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Lombardia: i nuovi kit per il diabete faranno risparmiare 25 milioni di euro

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Lombardia: i nuovi kit per il diabete faranno risparmiare 25 milioni di euro

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Dal 1° febbraio, i soggetti con diabete di tipo 2 possono ritirare in farmacia i nuovi kit per tenere sotto controllo la malattia. Grazie alla gara per acquisto centralizzato si prevedono risparmi di 25 milioni all'anno.

31 gennaio 2019

di Carlo Buonamico

Una rivoluzione che porterà nuovi strumenti nelle mani dei soggetti con diabete di tipo 2 e risparmi per il Servizio sanitario regionale (SSR) lombardo, stimati in 25 milioni di euro annui. Lo aveva affermato il governatore della Lombardia Attilio Fontana dalle colonne del Corriere della Sera del 16 ottobre dello scorso: “Da febbraio 2019 Regione Lombardia potrà rifornirsi dei kit per diabetici con un risparmio complessivo di 75,7 milioni di euro in tre anni”.

E così è stato. Dal 1 febbraio, infatti, le 3.000 farmacie della Lombardia espongono la locandina che illustra il perché e il percome dei nuovi kit per il diabete, che i pazienti lombardi potranno ritirare, dispensati dalla farmacia ma acquistati dai produttori dalla Regione attraverso un processo di acquisto centralizzato con gara a evidenza pubblica. Mentre prima l’acquisto era mediato dalle farmacie in virtù di una convenzione con Federfarma.

Anche se ora l’acquisto è centralizzato, “il ruolo delle farmacie non cambia. Così come non cambierà nulla per i cittadini. Da un lato sarà sempre la farmacia a dispensare i dispositivi medici per la persona con diabete, dall’altro i pazienti potranno sempre rivolgersi al farmacista con fiducia anche in termini di counselling”, spiega a iFarma il presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca. Il modello di gestione di questo tipo di assistenza sta cambiando, “stiamo arrivando a un modello di distribuzione per conto – aggiunge – acquisto da parte della Regione e dispensazione a cura delle farmacie territoriali. Mantenendo però un sistema legato al bisogno. Anche questo contribuirà al risparmio di risorse.
Un risparmio stimato dalla Regione in 25 milioni di euro annui, che però non convincono del tutto Racca, che ribatte: “credo siano cifre sovrastimate, ma noi continueremo a produrre risparmi per la Regione e continueremo e collaborare attivamente con Regione Lombardia per accordi che siano virtuosi per il sistema e vantaggiosi per il paziente”.

Primum movens fu, nel gennaio 2013, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che stabilì l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di acquistare i prodotti per il controllo della glicemia attraverso una gara a evidenza pubblica. Seguì poi una sentenza del Consiglio di Stato secondo cui il SSN deve erogare i presidi medico chirurgici per diabetici attraverso acquisto centralizzato. E così Regione Lombardia si è attivata tramite la centrale acquisiti regionale (Arca).

Come indicato dalla Regione, possono ritirare i nuovi kit solo i pazienti con diabete di tipo 2, e le “farmacie territoriali lombarde offriranno ai pazienti una nuova gamma di prodotti (aghi, siringhe, lancette, pungidito, strisce e glucometri): non più i prodotti disponibili in farmacia, ma quelli acquistati direttamente da Regione Lombardia”.

Esclusi, per ora, da queste nuove forniture:

  • I pazienti con diabete di tipo 1, che continueranno a ritirare i prodotti presso le farmacie del territorio della Asst di riferimento;
  • Pazienti in età pediatrica 0 -18 anni;
  • Le donne in gravidanza;
  • I pazienti con microinfusore.
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