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NAS, 51.000 controlli, 80 arresti e oltre €20mln di sanzioni

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NAS, 51.000 controlli, 80 arresti e oltre €20mln di sanzioni

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Il resoconto dell’attività condotta nel 2018 dai NAS dei Carabinieri fotografa una realtà ricca di reati pericolosi per la salute e dannosi per il SSN: nel settore sanitario, 67 persone arrestate per reati contro la PA, truffa al servizio sanitario, maltrattamenti nei confronti di anziani e disabili.

06 febbraio 2019

di Carlo Buonamico

Numeri alti, purtroppo velati dall’ombra della disonestà. Sono quelli registrati durante l’attività svolta nel 2018 dal Comando per la Tutela della Salute dei Carabinieri (NAS), d’intesa con il Ministero della Salute e con il supporto di Istituto Superiore di Sanità, Uffici periferici e doganali, Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Con l’obiettivo di contrastare frodi, sofisticazione e contraffazioni nel settore alimentare e sanitario.

A snocciolarli, i numeri, è il generale Adelmo Lusi, comandante dei NAS. Ben “51.194 interventi a livello nazionale che hanno fatto emergere 13.555 situazioni non regolamentari, pari al 26% degli obiettivi oggetto di accertamento”. A cui si aggiungono quelli derivanti dalle indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria che “hanno portato all’arresto di 80 persone, ritenute responsabili di gravi reati, ed il deferimento all’autorità giudiziaria di oltre 5.000 soggetti. Complessivamente, sono state contestate oltre 28.950 sanzioni penali e amministrative per oltre 20 milioni di euro e sono state individuate 2.022 strutture con gravi carenze per le quali sono stati disposti il sequestro o la sospensione delle attività”.

Con particolare riferimento al settore farmaceutico-sanitario, i NAS hanno preso in esame 19.715 realtà tra centri sanitari, aziende della filiera farmaceutica, e altre ditte del settore cosmetico e di articoli vari. Molti i reati contestati, da quelli contro la pubblica amministrazione (PA) alla truffa al servizio sanitario, a quelli per maltrattamento di anziani e disabili. Che hanno portato a 67 arresti, 3.477 persone denunciate all’autorità giudiziaria e 1.897 a quella amministrativa. Ben 8.285 irregolarità, la maggior parte delle quali penali, e sanzioni per 4,3 milioni di euro. Oltre al sequestro di 492.000 confezioni di farmaci e 6.000 dispositivi medici e al sequestro o chiusura di 370 realtà sanitarie, assistenziali e della filiera farmaceutica.

Tra gli aspetti indagati dai NAS, anche la legittimità delle professioni sanitarie e la corretta erogazione delle prestazioni da parte di medici, dentisti, farmacisti e infermieri. Cattive notizie anche in questo caso: 25 arresti e ben 1.429 reati contro la PA. Dal peculato alla truffa al SSN, dall’assenteismo alla corruzione e concussione, dall’abuso d’ufficio all’esercizio abusivo della professione. Un quadro tutt’altro che edificante che abbraccia tutta Italia: 14 misure cautelari a Milano per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni del SSN e ricettazione di farmaci, 36 persone deferite all’autorità giudiziaria di Parma perché prescrivevano indebitamente farmaci e realizzavano corsi di formazione fittizi, ad esempio per avvantaggiare aziende farmaceutiche. Solo per citare alcuni casi.
L’elenco sarebbe molto più lungo. Scegliamo, tra quelli elencati nel Comunicato Stampa diramato ieri dal Ministero della Salute, di segnalare anche l’arresto di 17 tra dirigenti e operatori di cliniche di ricovero per disabili e strutture per anziani, rei di gravi condotte di maltrattamento, vessazione e abbandono delle persone loro affidate.

Infine una parola sul monitoraggio del commercio online di medicinali, integratori, cosmetici e dispositivi medici. I NAS hanno monitorato oltre 650 siti web e ispezionato le relative aziende e ciò che è emerso desta particolare preoccupazione. Continua infatti la vendita di medicinali attraverso canali illegali, messe in atto anche da imprese riconosciute della filiera del farmaco, ma con modalità non consentite. Molta parte del commercio illecito avviene comunque in Rete e vede l’acquirente italiano ordinare farmaci che vengono poi spediti dall’estero senza alcuna garanzia sul contenuto e venduti senza richiesta medica. Commercio illegale e contraffazione farmaceutica sono stati identificati nell’ambito delle operazioni Farminport e Pangea, che vigilando sulle aree doganali sulle spedizioni provenienti da paesi esterni all’Unione Europea, hanno permesso ai Carabinieri di intercettare 5.477 importazioni clandestine di medicinali.

Numeri e dati di un 2018 che deve far riflettere sull’importanza di avvalersi sempre di canali di acquisto certificati, di professionisti della salute che possono vantare davvero il nome di “professionisti” – e sono la maggioranza – e dell’importante lavoro di controllo e tutela che svolgono le istituzioni e le autorità investigative. “Nessuno può pensare di lucrare sulla salute dei cittadini. Il lavoro dei Carabinieri dei NAS è prezioso per tutti noi”, ha affermato il Ministro della Salute Giulia Grillo. Non possiamo che essere d’accordo.

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