Italiani e salute: prevale l’ottimismo
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Italiani e salute: prevale l'ottimismo

Nell'era di Dr. Google e dei digiceutici, solo il 29% degli italiani ricorre ad app per la salute. Il 71% riconosce ancora medico o farmacista come referenti per problematiche di salute. I risultati dell'Health Report di Kantar Health per il gruppo Stada.
17 luglio 2019
di Carlo Buonamico
Il bicchiere è mezzo pieno per gli italiani che guardano alla salute. Il 58 per cento dei connazionali, infatti, pensa che l’innovazione scientifica in campo medico permetterà di migliorare la terapia delle malattie nel futuro. I risultati arrivano dall’Health Report 2019 realizzato da Kantar Health per il Gruppo Stada, che ha coinvolto un campione di 2 mila italiani.
Secondo la ricerca emerge il forte legame che i cittadini del Belpaese hanno con il confronto diretto con i due operatori sanitari che più di tutti godono della loro fiducia quando si tratta di problematiche sanitarie: medico e farmacista. Ben il 71 per cento degli italiani, infatti, continua a chiedere consiglio a questi camici bianchi quando deve comprare un farmaco o valutare l’eventualità di un intervento medico o chirurgico. Ciò nonostante Dr. Google continui a rappresentare una primaria fonte di informazioni sulla salute per il 44 per cento delle persone. A ben vedere, le tecnologie digitali per la salute affascinano fino a un certo punto, considerando inoltre che solo il 29 per cento del campione dice di utilizzare le app per la salute o dispositivi indossabili per il fitness.
Tra i risultati più interessanti restituiti dall’indagine, evidenziamo quelli relativi alla cultura degli italiani sui farmaci: se 9 persone su 10 conoscono bene cosa sono i farmaci equivalenti, ben l’88 per cento non sa cosa siano i biofarmaci e i biosimilari. Sintomo chiaro del fatto che la più recente introduzione di questi prodotti sul mercato necessita ancora di informazione e comunicazione al cittadino-paziente.
Infine, due dati relativi all’accesso al farmaco e al suo acquisto. Il 68 per cento delle persone intervistate ritiene fondamentale ricorrere alla prescrizione medica per evitare un uso scorretto dei medicinali e il 78 per cento preferisce acquistarli in farmacia. Altro segnale che legittima il ruolo di questo presidio sanitario come fondamentale end-point del Servizio sanitario nazionale.