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Clalit 360: one stop shop della digital health israeliana

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Clalit 360: one stop shop della digital health israeliana

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In una sola app tutto ciò che può servire al cittadino per relazionarsi proficuamente con il sistema sanitario nazionale. Dalla prenotazione delle visite ai servizi di telemedicina, passando attraverso la presa in carico delle cronicità.

06 febbraio 2020

di Carlo Buonamico

In tema di innovazione Israele è noto per essere uno dei paesi più avanzati. Soprattutto nel settore della salute. Ne è testimonianza Clalit 360, una app tuttofare che è stata presentata ieri 5 febbraio nell’ambito dell’Israel-Italy Healthcare Innovation Day ospitato da Regione Lombardia.

Di che si tratta lo ha spiegato Nili Appleton, esperta di digital health nell’ambito dell’omonima azienda, una delle principali health maintenance organization (Hmo) del Paese: «in pratica tutta la salute del cittadino sta nel palmo della mano. Direttamente dallo schermo del proprio smartphone si può accedere a qualunque servizio che riguarda la sanità nazionale e i servizi erogati agli assistiti».

Le feature di questa app sembrano al di là dell’immaginabile per un italiano, soprattutto in termini di integrazione tra loro e allo stesso tempo con il sistema sanitario del Paese. Un vero e proprio one stop shop che collega tutte le informazioni medico-sanitarie del cittadino-paziente agli operatori sanitari sia in ospedale che sul territorio. Cosa che permette un dialogo, uno scambio di informazioni e un’interazione diretta e biunivoca tra chi ha bisogno di cure e chi le eroga.

Tra le funzioni più “semplici”, quella che consente di fissare un appuntamento con il proprio medico o una visita specialistica o un esame diagnostico, potendo scegliere tra le strutture in base alle liste d’attesa.  Interessante anche l’attenzione alla prevenzione e alla compliance farmacologica dei pazienti, che ricevono tramite l’app messaggi relativi alla necessità di sottoporsi a screening e promemoria dedicati ai pazienti cronici per la corretta assunzione della terapia prescritta dal medico. Più evolute le funzioni di telemedicina, soprattutto in ambito pediatrico. «Un modello plug&play che consente ai genitori di consultare via smartphone un pediatra. Questi, a seconda della diagnosi, potrà direttamente prenotare l’accesso al Pronto Soccorso per il piccolo paziente oppure prescrivere farmaci, la cui ricetta, in cloud, può essere visualizzata tanto dall’assistito quanto dalle farmacie. Che sono raggiungibili grazie a un navigatore che indica quelle aperte più vicine e la strada per raggiungerle. Tutto integrato nello stesso sistema», illustra Appleton.

Senza dimenticare, un’altra funzione che ci ha molto colpito: una scheda riassuntiva che viene resa disponibile al termine di ogni visita medica effettuata. Una sintesi di ciò che è stato riscontrato, una breve spiegazione della patologia e delle sue possibili evoluzioni, le eventuali terapie mediche o profilassi prescritte. Tutto con un duplice scopo: «evitare il più possibile il ricorso a Dr. Google a causa di una limitata comprensione di quanto detto dal medico durante la visita e ridurre l’accesso agli ospedali a seguito di terapie mal comprese e quindi assunte in modo non adeguato», chiosa l’esperta.

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