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#Farmacistagreen premia i modelli virtuosi

L'INIZIATIVA

#Farmacistagreen premia i modelli virtuosi

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Fofi e Boehringer Ingelheim promuovono la sostenibilità con i farmacisti italiani. L’iniziativa è aperta a tutti i professionisti interessati a inviare le proprie best practice su cultura della salute e salvaguardia dell’ambiente. Per candidarsi c’è tempo fino al 18 febbraio.

13 gennaio 2022

di Claudio Buono

Il partenariato tra i diversi attori della salute è uno strumento ormai imprescindibile per la creazione di modelli organizzativi che coniughino la risposta ai bisogni reali dei cittadini con la sostenibilità ambientale. Il tema della connessione tra questi due elementi si manifesta concretamente nell’ambito dei servizi sanitari di prossimità, dei quali il farmacista rappresenta un anello fondamentale e un punto di riferimento, poiché è anche testimonial di comportamenti sostenibili e di iniziative a sostegno della prevenzione e del benessere generale. È da queste premesse che prende il via #Farmacistagreen, un progetto di partenariato della Federazione degli Ordini dei farmacisti e Boehringer Ingelheim che premia le migliori iniziative di sostenibilità ambientale legate alla salute realizzate dai farmacisti italiani ma che vuole essere anche una raccolta di best practice replicabili su tutto il territorio nazionale, affinché si crei un circolo virtuoso e una sensibilizzazione alla cultura dello sviluppo sostenibile tra gli stessi farmacisti.

Il regolamento

Presentata a Roma a metà dicembre, l’iniziativa è aperta a tutti i professionisti interessati che, fino al 18 febbraio e previa candidatura al sito www.farmacistagreen.it, avranno la possibilità di inviare i propri progetti alla segreteria organizzativa. Tali progetti dovranno essere ancora in corso oppure avviati entro il 31 dicembre 2021 e dovranno rappresentare modelli virtuosi di gestione green o di promozione della cultura della salute e della sostenibilità. Tra quelli pervenuti verranno selezionati tre finalisti, sulla base di criteri come il rispetto di principi di inclusione, l’innovazione, la replicabilità e la misurabilità dei risultati. La premiazione avverrà in una cerimonia pubblica entro l’estate.

Un comitato di esperti

La giuria, guidata dal presidente Fofi Andrea Mandelli, è composta da rappresentanti di Fofi e Fenagifar (Federazione nazionale delle associazioni dei giovani farmacisti), oltre che da esponenti del mondo giornalistico e dell’impegno sociale: Francesco Avitto (direttore di Quotidiano Sanità), Carolina Carosio (presidente Fenagifar), Alma Maria Grandin (caposervizio Tg1 Rai), Margherita Lopes (caposervizio Fortune Health), Maria Rita Montebelli (responsabile comunicazione scientifica presso Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs), Roberto Pennacchio e Gianfranco Picciau (comitato centrale Fofi), Luigi Ripamonti (responsabile Corriere Salute).

L’impegno dei farmacisti e dell’industria

Per Mandelli, «Mai come oggi il connubio ambiente-salute deve essere considerato prioritario, e nel diffondere questa consapevolezza e promuovere la tutela dell’ambiente, il farmacista può e deve giocare un ruolo essenziale, in quanto primo riferimento sanitario sul territorio per il cittadino, per il rapporto di fiducia che da sempre lo lega alla comunità e per la capacità di innovazione che ha dimostrato anche nel corso dell’emergenza pandemica. Occorrono risposte concrete e ciò richiede l’impegno comune di tutti, a cominciare dai professionisti della salute. In quest’ottica, #Farmacistagreen rappresenta il punto di partenza per un progetto a lungo termine che ha il fine di promuovere comportamenti responsabili per affrontare le criticità di oggi ma anche, e soprattutto, per tutelare le generazioni future».
Da parte sua, Morena Sangiovanni, presidente di Boehringer Ingelheim Italia, ritiene che le nuove sfide sanitarie cui tutti siamo chiamati a rispondere impongano una profonda riflessione sul ruolo dell’industria farmaceutica all’interno del sistema salute. «La volontà di un’azienda come Boehringer Ingelheim è quella di investire a lungo termine per assicurare un futuro più sano e sostenibile. Questo ci vedrà impegnati sempre di più in attività come quella che presentiamo oggi: modulari, partecipate, e fondate sulla collaborazione con le istituzioni e con le comunità».

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