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Lampi di speranza da Angelini Pharma

L'INIZIATIVA

Lampi di speranza da Angelini Pharma

Associazioni - Lampi - Angelini Pharma
Da sinistra: Michela Procaccini, Laura Tassi, Marta Bulgherini, Paolo Santamaria, Daniela Poggio (Global Communications Executive Director di Angelini Pharma), Francesca Fedeli.

Presentato a Milano un cortometraggio diretto da Paolo Santamaria e voluto dall’azienda farmaceutica per sensibilizzare sulla salute del cervello e aiutare chi soffre di patologie neurologiche

12 maggio 2022

a cura della Redazione

L’Oms ha indicato la salute del cervello come una priorità su cui intervenire, riconoscendo la necessità di potenziare i servizi di qualità per sostenere chi è affetto da patologie in quest’ambito. Si tratta di persone che nella stragrande maggioranza dei casi soffrono di isolamento sul lavoro e nelle relazioni sociali e il cortometraggio Lampi, presentato martedì da Angelini Pharma, vuole dare loro speranza: «Sono persone mille volte abbattute e mille volte rinate – ha spiegato il regista Paolo Santamaria al Cinema Anteo a Milano – con questo lavoro vogliamo infondere speranza a chi si sente isolato».

Il cortometraggio

Marta Bulgherini, la bravissima protagonista, è Viola, una ex campionessa di pallanuoto che si è ritirata dall’agonismo per un incidente quando ha scoperto un’abilità speciale, quella di emettere lampi elettrici dal suo corpo, soprattutto le mani. Un gesto incontrollabile che le provoca un grave disagio. Le è molto legata la sorella Ambra (Maria Elena Savino) ma sarà un incontro inaspettato con Andrea (Luca Mascolo) a restituirle forza, speranza di poter convivere con questo suo particolare potere e consapevolezza che la sua unicità non è negativa. «Sicuramente – ha spiegato Bulgherini – d’ora in avanti avrò un approccio diverso nei confronti di situazioni simili a quelle raccontate nel film».

La comunità che tende la mano

Angelini Pharma è impegnata nell’area della salute del cervello e con l’acquisizione di Arvelle Therapeutics, ha esteso il proprio impegno terapeutico nell’area dell’epilessia, che interessa circa mezzo milione di persone in Italia. «Soffre di questa patologia l’1 per cento della popolazione nel nostro Paese e il 40 per cento risulta farmacoresistente», ha spiegato Laura Tassi, presidente della Lice (Lega italiana contro l’epilessia). «Si tratta di persone che convivono con una forte angoscia perché non sanno quando può avvenire l’episodio critico successivo». Tutte queste patologie sono state aggravate dalla pandemia, in cui per lunghi periodi era più difficile la comunicazione con i medici: l’isolamento ha reso più complesse situazioni già difficili.

L’importanza di una comunità che tende la mano è stata sottolineata anche da Francesca Fedeli, presidente di Figth the stroke, associazione che si occupa di bambini sopravvissuti a un ictus alla nascita. Fedeli ha spiegato anche quanti disagi comporti per le famiglie di questi piccoli, già duramente provate, dover andare a recuperare i farmaci in distribuzione diretta, invece che nelle farmacie sotto casa.

L’unicità di Viola

«C’è una dimensione umanistica nel farmaco, che va oltre la sicurezza, l’efficacia, il costo. Il nostro obiettivo primario è sensibilizzare, stimolare il dibattito sui temi della salute del cervello e sulla quotidianità che vivono le persone con patologie neurologiche», ha spiegato Michela Procaccini, M.D. Medical Department Director di Angelini Pharma.

«Vorrei che Lampi riuscisse a stimolare la percezione di sé», ha concluso il regista Paolo Santamaria. «L’abilità speciale di Viola è anche un modo energico, visivo di tirar fuori la propria interiorità. Viola dimostra come sia necessario, per la propria armonia, lasciarsi andare. L’unicità di Viola è infatti l’unicità di tutti noi, un valore inestimabile per ciascun individuo».

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