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Alice Diena: ho scelto una società che non è una rete né un network

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Alice Diena: ho scelto una società che non è una rete né un network

«Prosit Farma è un mix tra un gruppo di farmacie e un’aggregazione di farmacisti», ci dice Alice Diena, titolare a Recco, che ha ceduto quote della sua farmacia e ne ha acquistate del gruppo di Piacenza, che è anche Società Benefit

29 febbraio 2024

di Laura Benfenati

Un post di qualche giorno fa su Facebook ha creato un po’ di scompiglio e molti commenti. Un po’ perché lo ha scritto Alice Diena, appassionata e stimata titolare della Farmacia Savio di Recco, un po’ per l’annuncio di “un passo importante nella lunga storia della nostra azienda: sono diventata socia e manager di Prosit Farma, una società dedicata a far prosperare il modello di farmacia indipendente e territoriale”.
L’abbiamo sentita subito per capire cosa è successo.

Una catena, un network: che cosa è Prosit Farma?

Prosit Farma Holding SpA, che nel sito si definisce “una piattaforma per farmacisti: essere insieme per valorizzare il singolo” è un mix tra le due cose, tra una rete di proprietà e un’aggregazione di privati. I tre pilastri del gruppo sono: investimenti diretti nella farmacia per innovare e ampliare l’offerta, continuità nella gestione senza scomode ingerenze e importanti miglioramenti nel lavoro di tutti i giorni. Parallelamente il valore patrimoniale della farmacia viene difeso.
Io una parte della mia farmacia l’ho ceduta, nel 2020 avevamo creato una srl, veicolo necessario per portare a termine questo tipo di operazioni. All’inizio eravamo soltanto noi familiari poi, anche per esigenze di passaggio generazionale, abbiamo trasferito le quote al gruppo Prosit Farma. Con la possibilità di investire nella holding sono diventata loro socia.
Oggi in Prosit Farma ci sono 12 farmacie e l’obiettivo è arrivare a 75 nel giro di quattro anni. Il progetto è nato a Piacenza da un’idea di Rodolfo Laneri, imprenditore figlio di farmacista, Tommaso Toscani ed Edoardo Cavallazzi, tutti e tre amministratori delegati della Prosit Farma Holding, che mantengono la governance nelle loro mani, pur avendo alle spalle un Fondo di investimento. Il partner finanziario è il Fondo Equiter Infrastructure II gestito da Ersel Asset Management, investitore istituzionale italiano, che investe in società che sviluppano infrastrutture e servizi essenziali per la società con focus su crescita sostenibile a elevato impatto sociale e ambientale.

Quali vantaggi intravvedi in questa partnership?

Io sono reduce, come molti altri colleghi, da anni difficili post Covid in cui ti interroghi su quanto sia complesso portare avanti tanti cambiamenti da soli, senza una rete, in concorrenza con le catene del capitale. Ora avrò un supporto in tante attività: dalla contabilità all’amministrazione, dagli acquisti alle risorse umane, tema che, come sai, mi sta molto a cuore.
Prosit Farma rappresenta una concreta opportunità di affrontare in modo proattivo questi cambiamenti di mercato: appartenere a un gruppo di farmacie garantisce continui investimenti in ottica di sviluppo e di essere al centro del progetto, come soci del gruppo e manager della propria farmacia, che rimane invariata nel nome, nell’identità e nei collaboratori.
Nel mio caso, c’era anche una questione personale: io avevo soci non interessati a proseguire questo tipo di lavoro. Prosit Farma offre ai titolari di farmacia l’opportunità di partecipare in misura indipendente e variabile con una parte del prezzo corrisposto, per beneficiare della crescita di valore del gruppo. Viene creato un piano di partecipazione personalizzato, in base alle singole necessità.

Ho valutato altre ottime offerte ma non intravvedevo un progetto, si vendeva e finiva lì, e non mi interessava rimanere come direttore di una farmacia non mia. In questo progetto si ritiene più redditizia la farmacia seguita dal suo titolare: altri gruppi sono molto concentrati sul retail, come se fossero un Tezenis, e in termini di redditività questo approccio spesso non si rivela vincente nel nostro settore. Poter diffondere il modello di farmacia come presidio locale di prossimità per tutti i servizi legati alla salute, con attenzione ad avere un impatto positivo su comunità, collaboratori e ambiente, è ciò che mi ha definitivamente convinta.

Alla fine tu rimarrai in farmacia o, come altri colleghi, andrai a lavorare nella rete?

Sono stata coinvolta nella progettazione di Prosit Farma come esperta nella gestione della farmacia. Io rimarrò alla Farmacia Savio come direttrice, mi piace il mio lavoro e ho una squadra fantastica creata nel tempo, investendo molto su motivazione e incentivi. Avrò però anche, nell’ambito della holding, un’attività di consulenza nelle altre realtà che andremo a inserire nel gruppo.

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