Amazon Pharmacy prende il posto di PillPack
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Amazon Pharmacy prende il posto di PillPack
L'operazione di re-branding operata da Amazon sul segmento pharma rafforza il posizionamento dell'azienda in ambito salute e valorizza il miliardo di dollari speso per l'acquisto di PillPack.
19 novembre 2019
di Carlo Buonamico
L’operazione non è passata inosservata agli occhi attenti di quanti tengono monitorate le mosse dei big player dell’e-commerce rispetto al settore farmaceutico. Il nuovo brand “Amazon Pharmacy” ha appena iniziato a fare timidamente capolino vicino a quello di PillPack – azienda acquisita dal colosso di Seattle un anno fa per circa 1 miliardo di dollari – sui prodotti farmaceutici distribuiti negli States grazie alla capillarità della nuova controllata.
Si tratta di una scelta strategica, che si traduce in una tattica ben precisa volta a instillare nel consumatore l’associazione del brand fortemente presente nella quotidianità – Amazon, appunto – con il mondo del medicinale e della farmacia. Un intervento molto più incisivo rispetto al lancio avvenuto circa un anno fa di “Basic care”, marchio sotto il quale Amazon iniziò a commercializzare la sua private label di farmaci Otc prodotti grazie alla partnership con Perrigo.
La nuova relazione che il mercato dell’e-commerce si trova a digerire è forte e diretta. Proiettata com’è a focalizzare l’attenzione dell’utente sulla specifica e peculiare attività dell’azienda nel comparto farmaceutico. E, probabilmente, in quello dell’assistenza diretta del cittadino in ambito salute. La parola “pharmacy”, infatti, non evoca solo il riferimento al farmaco ma significa “farmacia” nel senso più ampio e completo del termine.
Assisteremo forse all’apertura di corner farmaceutici nei negozi fisici di Amazon? Ancora presto per dirlo. Certo è che l’interesse di questo big player per la salute è sempre più concreto. Come dimostrano le continue novità che esprime intorno all’argomento. Ultima in ordine di tempo, la sperimentazione del progetto di assistenza sanitaria “Amazon Care” a favore dei dipendenti del proprio quartier generale di Seattle. Teleconsulti medici via smartphone o tablet per risolvere problematiche sanitarie minori come raffreddori e ferite lievi, visite mediche reali a casa o in ufficio, prescrizione di medicinali consegnati – ovviamente – a domicilio. Sotto il payoff “Healtcare built around you” – “La salute costruita intorno a te” – che ricorda un noto advertising italiano extra-canale, si manifesta la volontà di lasciare ben impressa un’ingombrante impronta.