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Assogenerici: mercato farmaci fuori brevetto in crescita. Al via il progetto “Farmacie di strada”

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Assogenerici: mercato farmaci fuori brevetto in crescita. Al via il progetto “Farmacie di strada”

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Primo semestre 2018 positivo per medicinali equivalenti (22 per cento del mercato in farmacia) e per i biosimilari (12 per cento del mercato di riferimento). I dati aggiornati del comparto dei farmaci fuori brevetto illustrati in occasione dell’Assemblea pubblica di Assogenerici. Presentato il progetto benefico “Farmacie di strada”

18 settembre 2018

di Redazione

Un comparto che gode di buona salute quello dei farmaci equivalenti e dei biosimilari. Il quadro del mercato di riferimento del primo semestre dell’anno è stato presentato in occasione dell’assemblea pubblica di Assogenerici tenutasi oggi a Roma.

I medicinali equivalenti, che valgono complessivamente 1,84 miliardi di euro (ex factory), nel semestre hanno coperto il 22 per cento a volumi – e il 13,4% a valori – del mercato farmacia, concentrandosi soprattutto sui farmaci di classe A, con un trend positivo pari a al 5,7 per cento a unità e il 12,1 per cento a valori rispetto al primo semestre 2017. Andamento che si spiega principalmente con le immissioni in commercio di nuovi equivalenti a seguito delle scadenze brevettuali occorse lo scorso anno. Permangono le differenze geografiche in termini di penetrazione del mercato: gli equivalenti di classe A si vendono soprattutto al Nord (36,5 per cento a unità; 27,1 a valori); molto di meno al Centro (26,8 per cento; 20,2) e al Sud (21,5 per cento; 16,2).

Per quanto riguarda i quarantacinque prodotti biosimilari, nei primi sei mesi dell’anno coperti il 12 per cento del mercato nazionale, rimanendo il restante 88 per cento ai relativi originator. Notevole la crescita di questo segmento: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso hanno registrato una crescita del 27 per cento al netto delle nuove molecole biosimilari lanciate sul mercato a giugno 2017 (Rituximab, Enoxaparina e Insulina Lispro).

A livello regionale, sono Valle d’Aosta e Piemonte a utilizzare maggiormente i biosimilari, che rappresentano il 41,89 per cento del mercato sul mercato complessivo di riferimento.

Guardando al futuro emergono due dati di rilievo: tra il 2018 e il 2020 in virtù della scadenza brevettuale di altre molecole arriveranno sul mercato nuovi medicinali equivalenti, che potrebbero determinare risparmi cumulati di oltre 800 milioni di euro. Inoltre, stando a un’analisi della società Iqvia, tra il 2018 e il 2022 scadranno i brevetti anche di molto farmaci biologici, per un valore di mercato di circa 1 miliardo di euro.

L’assemblea dell’associazione è stata anche l’occasione per presentare un’iniziativa solidale. Si chiama “Farmacie di strada”, un progetto pilota che sperimenterà per un anno l’apertura di due presìdi negli ambulatori di medicina solidale dei quartieri romani di Tor Bella Monaca e del colonnato di San Pietro per la distribuzione di farmaci donati da privati e aziende.

L’iniziativa, proposta dall’Istituto di Medicina Solidale Onlus e sostenuta da Assogenerici in partnership con Fondazione Banco Farmaceutico, Banco Farmaceutico Research e Federazione nazionale degli Ordini dei farmacisti, ha come obiettivo la validazione di un modello pilota per renderlo “esportabile” anche in altre realtà.

Farmacisti volontari dispenseranno i farmaci prescritti dagli ambulatori solidali, il cui flusso in-out sarà registrato e monitorato informaticamente.

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