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Quella città intorno a Cosmofarma: Bologna

CONSIGLI DI VIAGGIO

Quella città intorno a Cosmofarma: Bologna

Il collega di Bologna

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Achille Gallina Toschi

Classe 1968, è un bolognese doc, residente nel centro storico e grande tifoso del Bologna calcio. Dal 1996 è titolare, insieme alle sorelle, della storica farmacia di famiglia.
Dallo stesso anno è consigliere di Federfarma Bologna, poi segretario e poi presidente dal 2006 al 2014. Da maggio 2017 è presidente di Federfarma Emilia Romagna e consigliere di Federfarma nazionale. La storia della
farmacia Toschi si intreccia densamente con quella della città fin dal Settecento: oggi la farmacia, vicina a Porta San Felice, offre una gamma completa di servizi e un laboratorio galenico molto attrezzato.

Fiera o no, regalatevi un’occasione per conoscere meglio Bologna, splendido capoluogo intriso di storia, cultura, musica, buon cibo e bellezza. E con sette divertenti segreti da scoprire

di Elena Binda

La dotta, la rossa, la grassa, la turrita: Bologna ha molti soprannomi che sottolineano la sua sfaccettata identità. È “dotta” perché vanta un’università millenaria, considerata la più antica del mondo occidentale; è “rossa” per un gioco di parole tra il colore delle sue facciate e l’orientamento politico tradizionalmente di sinistra; è “grassa” perché offre uno dei panorami enogastronomici più ghiotti d’Italia; è “turrita” perché i suoi pinnacoli – oggi soprattutto le “due torri” del centro storico, ma in passato erano più di cento – sono eredità e testimonianza dell’origine medievale. Ma si potrebbe chiamarla anche “la musicale”, per la sua storia che tiene insieme organisti e compositori, cantautori e jazzisti; oppure “l’ironica”, per l’allegro disincanto tipico dei suoi abitanti.

La visita classica

Bologna ha un adorabile centro storico fatto di portici, vicoli e piazze che invitano al passeggio. Le strade ancora si animano di mercati tradizionali (come quello della Montagnola, il venerdì e il sabato, o il mercato quotidiano delle Erbe di via Ugo Bassi) e il cuore indiscusso della città è Piazza Maggiore: costeggiata da colonnati, caffetterie, strutture medievali e rinascimentali, la Piazza è il punto di partenza per il tour più classico, che comprende il municipio, la fontana del Nettuno, la basilica di San Petronio con la sua caratteristica facciata incompiuta, il complesso delle Sette Chiese e le due torri, quella degli Asinelli e quella della Garisenda. Fanno parte degli imperdibili anche l’Archiginnasio, antica sede dell’università, la chiesa di Santa Maria della Vita, quella di San Domenico e, da un po’ di anni a questa parte, anche la Sala Borsa, oggi centro culturale vivacissimo. Fuori dal perimetro del centro, meritano una visita il complesso di San Luca (che vanta il più lungo portico del mondo) e la Certosa di Bologna, uno dei cimiteri monumentali più belli d’Europa.

I sette segreti

Si tramandano soprattutto grazie al passaparola tra universitari, con i bolognesi doc che li svelano agli altri. Sono i “sette segreti” di Bologna: seguirne l’itinerario regala sorprese divertenti. Segreto numero uno: il “telefono senza fili” al Voltone di Palazzo Podestà. Si gioca con l’acustica e si torna ragazzini. Segreto due: il dito di Nettuno. Cercate il punto di vista giusto e troverete la burla del Giambologna: il dito non sembra più un dito ma… beh, cercatelo.
Segreto numero tre: il vaso rotto in cima alla Torre degli Asinelli. Si dice sia un simbolo della capacità cittadina di ricomporre i cocci in ogni situazione. Quattro: l’inno alla Cannabis. In via Indipendenza c’è una scritta che dice: “panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”. Il pane è vita, il vino è gioia, la cannabis è protezione: quella terapeutica, naturalmente! Cinque: la piccola Venezia. Cercate la finestrella di via Piella e scoprirete un angolo di altrove: è ciò che resta dell’antica rete di canali che collegava la città al Po. Sei: le tre frecce conficcate nel soffitto del portico di Strada Maggiore. Leggenda vuole che tre briganti fossero pronti a scagliare quelle frecce per attentare alla vita di un nobile. Ma una fanciulla si affacciò nuda alla finestra e i briganti, affatati, scagliarono a casaccio. Sette: incisa in un antichissimo tavolo dell’università campeggerebbe il segreto dei segreti, sintetizzato nella scritta “Panum Resis”. Come a dire che (lo studio è) il “pane della resistenza”, l’unica ricetta per opporsi alla stupidità del mondo. E questo è un segreto che val sempre la pena di ricordare.

I LUOGHI DEL CUORE DI ACHILLE GALLINA TOSCHI

1. I portici: «Permettono di passeggiare senza bagnarsi anche nelle giornate di pioggia. Menzione particolare per il portico di San Luca, il più lungo del mondo con i suoi tanti scalini. All’Università, quando si passava un esame, ci si andava a piedi!»

2. Piazza Maggiore: «Per qualsiasi bolognese è piena di ricordi: c’è quello che per gli altri è il Nettuno e per i bolognesi è “il Gigante”, c’è il “telefono senza fili” di Palazzo Podestà (vedi articolo) con cui si gioca da bambini, e ci sono le canzoni di Beppe Maniglia, quello che faceva esplodere con il fiato le borse dell’acqua calda!»

3. L’osteria Da Vito, meta dei cantautori bolognesi più famosi, da Dalla a Guccini, ma anche di altri come «il collega e amico Federico Aicardi (vedi p. 69). E l’osteria è anche il posto dove ho conosciuto mia moglie…».

4. L’orologio della stazione fermo alle 10.25, in memoria della strage del 2 agosto 1980. «È un ricordo doloroso, ma ogni bolognese ce l’ha nel cuore».

5. Il quinto non è un luogo, ma un “luogo comune da sfatare”: «Vi prego, non chiedete gli spaghetti alla bolognese: esistono in tutto il mondo ma non a Bologna!».

Playlist bolognese

Direttamente dedicate alla città. Ecco una top ten da ascoltare in macchina, in treno o in aereo, per entrare in atmosfera.
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Achille Gallina Toschi

Classe 1968, è un bolognese doc, residente nel centro storico e grande tifoso del Bologna calcio. Dal 1996 è titolare, insieme alle sorelle, della storica farmacia di famiglia.
Dallo stesso anno è consigliere di Federfarma Bologna, poi segretario e poi presidente dal 2006 al 2014. Da maggio 2017 è presidente di Federfarma Emilia Romagna e consigliere di Federfarma nazionale. La storia della
farmacia Toschi si intreccia densamente con quella della città fin dal Settecento: oggi la farmacia, vicina a Porta San Felice, offre una gamma completa di servizi e un laboratorio galenico molto attrezzato.
19 Aprile 2018