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Club Salute, uno scudo per le farmacie

LA RETE

Club Salute, uno scudo per le farmacie

convention clubSalute

Così è stato definito il progetto di digitalizzazione del network, presentato domenica alla convention di Cassano D’Adda. Tanti strumenti in più per offrire al paziente una soluzione sempre più personalizzata all'insegna dell'omnicanalità

22 settembre 2022

di Laura Benfenati

Titolari attenti al progetto Club Salute che hanno coinvolto i loro collaboratori: questo è il segreto di una delle reti più dinamiche, che ha ottenuto anche nell’ultimo anno «risultati al di là delle aspettative», come ha raccontato il presidente Cesare Guidi alla convention annuale, svoltasi domenica nella splendida cornice di Villa Borromeo a Cassano d’Adda.

«Siamo circondati da un mondo invisibile ma sempre più concreto», ha detto l’amministratore delegato Simone Castelli. «Oggi siamo una rete solida di 72 farmacie, con 22 in format, abbiamo comprato la farmacia Nizza a Milano e stiamo affrontando i cambiamenti con un grande investimento nella digitalizzazione. È stato creato un sito corporate ed è stata incrementata la comunicazione B2B per aumentare la brand awareness, abbiamo avviato campagne drive to store e un Crm, entro fine anno partirà il local commerce e a seguire l’e-commerce come “scudo” per le nostre farmacie. Tutti strumenti che in un’ottica multicanale guidano il consumatore verso la scelta della soluzione migliore per lui».

Un sogno ambizioso

Claudio Belotti, coach, proiettando un filmato in cui il presidente Kennedy annunciava che gli americani sulla Luna dovevano, non potevano, andare, ha spiegato ai titolari gli ingredienti fondamentali per non fallire in un progetto ambizioso: avere uno scopo, un piano, passione, perseveranza, prospettiva, una squadra, fierezza, principi. «Un sogno, una visione, dei leader che convincano altri, una squadra variegata, una organizzazione, un metodo, coraggio e motivazione, innovazione e marketing: voi avete tutte queste caratteristiche, potete andare su Marte e tornare indietro, perché questo è il momento».

Il progetto digitalizzazione

«L’omnichannel è una strategia che cerca di gestire le vendite attraverso più canali e consente un’esperienza di acquisto coerente e continuativa sia da desktop sia da mobile», ha spiegato Davide Turatti, amministratore unico di Turatti Digital: «Fare un progetto di digitalizzazione significa costruire infrastrutture, significa integrazione di dati per la mappatura di tutte le informazioni provenienti dai diversi touchpoint, significa local commerce nel raggio di cinque chilometri tramite app e web app: fornire cioè a ognuna delle farmacie una piattaforma digitale per vendere farmaci anche su ricetta e consegna a domicilio, pure con click e collect. E poi e-commerce per far conoscere il marchio e la mission di Club Salute su tutto il territorio nazionale. E infine, Crm e approccio scientifico al marketing, con capacità di personalizzare la comunicazione».

Tre i macro obiettivi: migliorare la customer experience dei clienti delle farmacie grazie al local commerce, acquisire nuovi clienti, aumentare la forza del marchio Club Salute e dare visibilità alle farmacie che ne fanno parte. «Si tratta di uno scudo a tutela delle farmacie: l’utente viene collegato alla farmacia di riferimento».

Non solo consiglio, ma molto di più

«Non parliamo più di consiglio ma di consulenza», ha detto Erika Mallarini, docente Sda Bocconi, che ha raccontato quanto oggi la farmacia abbia un problema di ingressi post Covid, che il 69 per cento della popolazione compra o comprerebbe prodotti on line, che la fedeltà al brand è totalmente sparita ma le persone vorrebbero parlare con il farmacista in una stanza riservata: «In una nostra recente survey ci hanno detto che sarebbero disposti a cambiare farmacia per una che erogasse più servizi, teleconsulenza per esempio. Il digitale ci consente di applicare delle competenze professionali che altrimenti non avremmo modo di mettere in campo. E una rete è il modo per dare al paziente di più e meglio».

Il futuro di Club Salute, dunque? «Continueremo a rispondere alle esigenze del mercato con etica, professionalità e scientificità», ha concluso Simone Castelli. «Non ci inventiamo nulla che non sia possibile fare, fidatevi. Perché la magia siamo innanzitutto noi farmacisti quando stiamo al banco, insostituibili, anche per un consumatore sempre più digitale».

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