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Concluso il tour di CEF per presentare ai soci i progetti della Cooperativa a sostegno della farmacia indipendente

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Concluso il tour di CEF per presentare ai soci i progetti della Cooperativa a sostegno della farmacia indipendente

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Nei primi cinque mesi dell’anno CEF ha guadagnato circa 250 nuovi soci, che portano il totale degli affiliati a 2.300. La Cooperativa continua a crescere e si presenta oggi come il partner più titolato e solido della farmacia privata professionale, che deve fare i conti con la crescita delle catene e le incertezze di una congiuntura ancora incerta.

7 luglio 2022

di Redazione

Si è concluso il 30 giugno il tour con cui da maggio i vertici di CEF hanno attraversato l’Italia per incontrare e confrontarsi con più di 1.000 farmacisti, raccogliere i loro umori e le loro opinioni sul momento che sta attraversando la farmacia e presentare numeri e progetti del Gruppo per le farmacie indipendenti.

Tredici le tappe complessive di questo itinerario che ha toccato numerose città: Napoli, Foggia, Bari e Lecce, Varese, Cremona, Erba, Bergamo, Brescia, Roma, Venezia, Vicenza e Pisa ad anticipazione di unico e collettivo momento di incontro che riunirà tutti i soci a settembre in Sicilia per la prima Convention Nazionale.

I numeri sono estremamente positivi: dall’inizio dell’anno CEF ha guadagnato 234 nuovi soci, che portano il totale a 2.238 affiliati, il 40% dei quali concentrati in Lombardia. Nei primi cinque mesi dell’anno, inoltre, la Cooperativa ha distribuito alle farmacie clienti il 13% dei pezzi in più rispetto allo stesso periodo del 2021, per una crescita a valori del 13,75%. «Secondo una recente ricerca di TradeLab» ricorda il direttore generale di CEF, Alessandro Orano «siamo il distributore più apprezzato dalle aziende della filiera per qualità ed efficienza dei servizi».

La Cooperativa, in sostanza, si riconferma il partner più titolato per la farmacia privata e indipendente che vuole competere con le sempre più presenti e capillari catene del capitale e allo stesso tempo deve affrontare una contingenza caratterizzata da instabilità e inflazione. «Offriamo alle farmacie servizi altamente qualificati, training e formazione, mutualità e sostegno che generano nei clienti fidelizzazione e incrementano gli ingressi» spiega il presidente di CEF, Vittorino Losio «perché la partecipazione attiva dei soci e la tutela del farmacista sono i cardini delle nostre strategie».  Negli incontri sono stati forniti numerosi esempi del supporto che la Cooperativa assicura alle farmacie indipendenti: nel 2021, le farmacie che si sono avvalse dei servizi diagnostici forniti da CEF (screening, telecardiologia, autoanalisi e via a seguire) hanno erogato 30.525 prestazioni. Da giugno, le farmacie possono offrire ai loro clienti il servizio di deblistering (dispensazione in confezioni personalizzate) grazie al sistema automatizzato SempliFarma di cui si è dotata CEF.

Intensa anche l’attività di formazione di Accademia Farmacia, la struttura dedicata all’aggiornamento professionale che conta novemila utenti registrati e 14mila sessioni di visita: nel 2022 è stata avviata la produzione di webinar diretti ad aggiornare i farmacisti sulle attività della Cooperativa e stanno riprendendo gli incontri residenziali in collaborazione con le Aziende Partner volti all’acquisizione di ulteriori competenze per lo sviluppo di professionalità specializzate. Altrettanto intensa la digitalizzazione, nell’ambito della quale spiccano il lancio del Ddt elettronico e la gestione online dei resi.

Ma la più cospicua tra le attività con cui CEF sostiene e aiuta le farmacie indipendenti è senz’altro quella dell’aggregazionismo: in uno scenario in cui le catene del capitale continuano a consolidarsi (controllano oggi il 4% delle farmacie ma rappresentano il 6% del mercato e hanno un fatturato medio del 22% superiore a quello del canale), la scelta più sensata che ha di fronte la farmacia professionale è quella di organizzarsi in network per fare sistema e sfruttare le economie di scala. Con le sue due reti CEF – La Farmacia Italiana e FarmaciaINsieme, la Cooperativa riunisce 1.500 farmacie, che fanno del gioco di squadra la loro prima leva competitiva. «CEF – La Farmacia Italiana» ricorda Maria Antonietta Iacovaccio, direttore Retail della Cooperativa «è la prima insegna che pone al centro della sua strategia la relazione tra farmacista e paziente, una centralità vincente trasformata in realtà grazie alla presenza capillare sui territori e all’impegno costante del farmacista come professionista della salute».

In tema di aggregazionismo, la novità che nel tour i vertici di CEF hanno presentato ai soci riguarda l’ultima evoluzione dei network della Cooperativa: in sintesi, CEF – La Farmacia Italiana (che conta oggi 400 esercizi) si appresta a diventare la rete unica del distributore, con due livelli di adesione, premium e light, che corrispondono ai due circuiti storici di CEF ossia +bene – che ha quasi completato l’assimilazione nel network di ultima generazione – e FarmaciaINsieme, che comincerà a confluire in CEF – La Farmacia Italiana nei prossimi mesi per chiudere la propria esperienza entro la fine del 2023.

«CEF conta ormai più di 2.300 farmacisti associati» osserva il presidente Vittorino Losio «sono colleghi che credono nel futuro della nostra Cooperativa e la loro fiducia ci conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Per questo dico a tutti i colleghi che non è il momento di vendere, ma di investire».

Con il suo network in evoluzione e gli altri strumenti di rete già lanciati – la carta fedeltà, la private label, l’app a marchio – CEF intende continuare a sostenere la farmacia privata e indipendente in questo scenario “liquido” che promette cambiamenti continui e radicali. «Il nostro tour lungo l’Italia» osserva il direttore generale di CEF, Alessandro Orano «punta innanzitutto ad aiutare i farmacisti a “leggere” questo particolare momento storico e cogliere le linee portanti del cambiamento in atto. Soltanto così diventa a tutti evidente quanto oggi sia strategico fare squadra con gli altri attori della filiera che sostengono lo stesso modello di farmacia, quella in cui si riconosce CEF con il suo network della Farmacia Italiana. Continueremo a lavorare con i nostri soci perché abbiamo tutto quanto occorre per continuare a gestire con efficacia le loro farmacie».

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