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Cosa ne pensiamo dell’Eco-Farmacia?

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Cosa ne pensiamo dell’Eco-Farmacia?

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Nel sistema farmacia quello dell’ecologia è un tema forse ancora troppo poco partecipato. Il Pnrr ci riporta al punto, parlando di rivoluzione verde e transizione ecologica. E l’utopia sostenuta finanziariamente può diventare una realtà molto concreta ed economicamente gratificante

23 settembre 2021

di Franco Falorni

È stato bello ritornare a Cosmofarma Bologna 2021, invitato da Eugenio Leopardi (Utifar), per riaffrontare il tema dell’ecologia, dopo quanto presentato a Cosmofarma Roma 2012.
Allora (nove anni fa) era stato forse prematuro e provocatorio affrontare un tema così già tanto dibattuto e temuto, ma non ancora ritenuto urgente e importante per aiutare a salvare un mondo in decomposizione climatica e dunque economica e sociale.

Uno studio rivelatore

Allora (nove anni fa) presentammo uno studio svolto su un campione di farmacie per cercare di far capire come cambiando le più semplici consuetudini sia possibile un risparmio economico e un miglioramento ecologico notevole. Lo studio, molto accurato, riguardava un auditing energetico e dimostrò che il Sistema Farmacia avrebbe potuto risparmiare il 30 per cento dell’energia fino a quel momento consumata: un risparmio economico complessivo di circa 36 milioni di euro. A esso doveva aggiungersi l’abbattimento di ben 72.000 tonnellate/anno di CO2, l’equivalente di un viaggio Roma-Mosca andata e ritorno con un auto Diesel per ben 44.838 volte.
Da questo microesempio derivava che, se si fosse se voluto, sarebbe stata possibile un’azione pratica di difesa dell’ambiente cominciando dalla propria azienda-farmacia, coniugando sostenibilità economica, sostenibilità sociale e ambientale. Per rendere più provocatori (nove anni fa) i numeri e le parole della relazione li facemmo seguire da un video dove ci si immergeva in una suggestiva sequenza tridimensionale, accompagnati da una musica che incalzava la coscienza a cambiare atteggiamento. Il video era stato realizzato con la collaborazione del dipartimento di Robotica percettiva della Scuola Sant’Anna di Pisa, dove tra l’altro, all’interno di un cave, era possibile (e bellissimo) immergersi virtualmente nelle immagini del filmato.

Una modesta proposta

Uscendo da un Amarcord che conferma che il pionierismo è bello ma non paga nel breve periodo, passiamo all’oggi, a Cosmofarma ReAzione 2021, dove i temi trattati in ambito istituzionale sono tutti importantissimi ma puntuali, e lasciano il varco per parlare del futuro – vicino e lontano – in modo sistematico e circolare, approfondendo temi di economia civile, di buona economia, di Bes e… di ecologia.
Si potrebbe – oggi più di nove anni fa – riprendere il tema ecologia dilatandolo all’allarme di Papa Francesco, che ci dice che occorre una visione di Ecologia Integrale se vogliamo veramente salvare la Madre Terra, e che tutto ciò è possibile se lavoriamo insieme con intraprendenza, coraggio e creatività.
La farmacia e il farmacista possono giocare, oltre ai tanti ruoli cui sono chiamati e non adeguatamente remunerati, anche il ruolo di promotori di una Salute Integrale, diventando alfieri di una proposta, forse utopica: che la dignità della persona si difende avendo cura del suo benessere nel tempo e nello spazio relazionandosi e facendo rete con tutti coloro che hanno, come scopo primario, quello di rendere pieno il concetto di Bellezza delle Persone e della Casa Comune (Terra) in cui esse vivono.
Il titolo della seconda missione del Pnrr è: “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. In questa voce del Piano ci potrebbero essere le risorse per far sì che l’utopia, sostenuta finanziariamente, diventi realtà utile a crescere bene. Tutti, per tanto tempo e in tutti i luoghi.
Parliamone ora o, se volete, a Cosmofarma 2030.

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