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Da Verona è partito il roadshow con Banca Credifarma

L'INIZIATIVA

Da Verona è partito il roadshow con Banca Credifarma

Gli investimenti in farmacia sono necessari più che mai, ma ci sono nuove linee guida in materia di concessione e monitoraggio dei crediti: un rapporto più solido con la propria banca e una visione prospettica risultano oggi indispensabili

12 ottobre 2023

a cura della Redazione

«La professione è il talento delle nostre aziende, le farmacie sono un asset essenziale nella sanità territoriale e gestirle oggi è un privilegio, dobbiamo farlo bene», ha detto la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni in apertura della prima tappa del roadshow “Una corretta gestione del rapporto con il sistema creditizio”, organizzato da iFarma con Federfarma e il supporto di Banca Credifarma. «Vogliamo promuovere un’attività culturale sui temi economici, finanziari e legali di maggiore interesse per la categoria», ha esordito il presidente di Banca Credifarma Maurizio Manna. «Riscoprire il Dna autentico della professione è prioritario, ma non si possono trascurare gli impatti della grande crisi internazionale, il difficile accesso al credito. Vogliamo raccontarvi gli strumenti a disposizione per sostenere e rilanciare le nostre aziende».

In questo momento complesso l’errore più grande che può fare un imprenditore è non fare nulla. «I tassi rimarranno alti, c’è variabilità, incertezza, ambiguità e complessità», ha spiegato l’ad dell’istituto di credito, Massimiliano Fabrizi. «Investire è più che mai necessario, ma sono prioritarie l’adeguatezza e la sostenibilità dell’investimento: è importante affidarsi a professionisti per la consulenza e a banche che sappiano interpretare i bisogni di una farmacia perché la conoscono bene». Fabrizi ha proseguito sottolineando il fatto che serve più attenzione ai prelievi, per gli impatti che hanno a livello patrimoniale e finanziario, che ci sono nuove linee guida in materia di concessione e monitoraggio dei crediti di cui non si può non tenere conto: «In sintesi cosa guardiamo? L’Ebitda dell’azienda, la Dsgr che misura la sostenibilità finanziaria del debito, il grado di indebitamento finanziario dell’attività rispetto alla sua capacità di produrre margine, la dilazione dei fornitori e gli interessi passivi su Ebitda e fatturato».

L’importanza di una maggiore cultura d’impresa è stata sottolineata dall’avvocato Quintino Lombardo, che ha spiegato quanto sia importante “prevenire piuttosto che curare”, alla luce delle modifiche normative degli ultimi anni: «Gli strumenti pianificatori non sono più garanzia del bacino di utenza, le nuove regole sulla titolarità e quelle sulla farmacia dei servizi richiedono scelte, ma danno anche opportunità. Basti pensare alla possibilità di creare microreti, di ampliare i locali della farmacia, di affrontare un passaggio generazionale con più strumenti di prima. Oggi la cura dell’aspetto imprenditoriale dell’attività non è accessoria ma indispensabile».

Il commercialista Nicola Brunello ha proseguito raccontando che ci sono casi di farmacie in cui non c’è alcuna possibilità di accesso al credito e si è raccomandato di imparare a usare meglio il gestionale: «La manutenzione costante delle informazioni presenti a bilancio permette un accesso al credito nel momento in cui ve n’è bisogno. Consiglio quindi un atteggiamento proattivo anche con il proprio consulente».

Appuntamento alla prossima tappa del roadshow: Milano, 7 novembre.
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