Diabete Italia, FAND, AMD e SID chiedono ad Aifa la semplificazione delle procedure per il ritiro dei farmaci in DPC per le persone affette da diabete
MONDO FARMACIA
Diabete Italia, FAND, AMD e SID chiedono ad Aifa la semplificazione delle procedure per il ritiro dei farmaci in DPC per le persone affette da diabete
La lettera inviata all'AIFA e agli assessori alla salute delle regioni e provincie autonome per richiedere la semplificazione delle procedure per il ritiro dei farmaci in DPC.
24 marzo 2020
di Redazione
Nonostante i provvedimenti degli ultimi giorni volti a limitare gli spostamenti dei cittadini, ad oggi molte persone con diabete sono ancora costrette a recarsi presso gli ambulatori medici per il ritiro della ricetta cartacea necessaria a procurarsi i farmaci erogati dalle farmacie attraverso la Distribuzione per Conto (DPC).
Per superare questo vincolo, che espone la persona con diabete a diverse occasioni di contagio, Diabete Italia, FAND, AMD (Associazione Medici Diabetologi) e SID (Società Italiana di Diabetologia) si sono rivolte ad AIFA chiedendo la semplificazione delle procedure per il ritiro dei farmaci in DPC. Le Associazioni di pazienti e le Società Scientifiche hanno, infatti, chiesto che anche per questi farmaci, e su tutto il territorio nazionale, venga attuato quanto previsto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile (OCDPC n.651 del 19 marzo 2020) in tema di ricetta dematerializzata, con la trasmissione del Numero Ricetta Elettronica – NRE al paziente per via telematica.
Di seguito la lettera inviata ad AIFA:
Egregio Direttor Magrini (a penna),
Gentilissima Prof.ssa Popoli (a penna),
Tenuto conto di quanto disposto dai DPCM per il contrasto e la gestione dell’emergenza COVID 19 (n. 9 del 2 marzo 2020, n. 11 dell’8 marzo 2020, n. 14 del 9 marzo 2020 e n. 18 del 17 marzo 2020) e in ottemperanza all’Ordinanza n. 651 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile (“Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”), finalizzati a ridurre gli accessi presso gli studi dei MMG, PLS e presso gli ambulatori specialistici, riteniamo auspicabile l’emanazione di un atto d’indirizzo rivolto a ciascuna Regione affinché queste possano adottare procedimenti omogenei per la Distribuzione per conto (DPC) dei farmaci, fino al permanere dello stato di emergenza.
Volendo entrare nel merito, l’Ordinanza 651 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, all’art.2 comma 2, dispone che:
“Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano possono consentire agli assistiti di rifornirsi delle categorie di medicinali che richiedono un controllo ricorrente del paziente anche presso le farmacie con le medesime modalità previste per l’erogazione dei farmaci in regime convenzionale e secondo i criteri stabiliti nei vigenti accordi locali stipulati con le organizzazioni maggiormente rappresentative delle farmacie”.
Tale disposizione – come emerge chiaramente dalla lettera della norma – demanda alle Regioni la scelta sul regime da adottare per la Distribuzione per conto (DPC) dei farmaci. A fronte di questa delega, ad oggi, soltanto le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia hanno attivato una procedura per DPC che tenga conto prioritariamente della necessità di ridurre al minimo gli spostamenti dei cittadini. A nostro parere, la mancanza di direttive uniformi di regolamentazione della DPC per tutte le Regioni rischia sia di vanificare l’obiettivo prioritario della riduzione degli spostamenti dei cittadini, sia di generare un’accessibilità ai farmaci eterogenea sul territorio nazionale.
Al quadro generale si aggiungano, inoltre, i problemi specifici delle persone con diabete. Il quadro normativo fin qui descritto determina il rischio per la persona con diabete di dover affrontare, per l’approvvigionamento dei propri farmaci, un percorso che configura diverse occasioni di contagio. Le persone con diabete – escluse, ad oggi, coloro che risiedono in Lombardia ed Emilia-Romagna – sono costrette a recarsi presso lo studio del MMG per il rilascio della ricetta cartacea (“rosa”), portarla in farmacia e nella maggior parte dei casi, a causa della esiguità delle scorte, a ritornarvi uno o due giorni dopo a ritirare il farmaco.
Alla luce delle considerazioni sovresposte, chiediamo che venga attivato su tutto il territorio nazionale, anche per i farmaci distribuiti in DPC, quanto previsto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile (OCDPC n.651 del 19 marzo 2020) in tema di ricetta dematerializzata con la trasmissione del Numero Ricetta Elettronica – NRE al paziente per via telematica. Auspichiamo, inoltre, che il percorso per il paziente venga semplificato durante tutta la permanenza dello stato di emergenza – prendendo in considerazione anche la possibilità di sospensione della DPC – a favore dell’esclusiva distribuzione dei farmaci nella rete “retail”.
Nel rivolgere questo appello facciamo leva sulla sensibilità di codesta Direzione ai nostri suggerimenti, già dimostrata avendo deciso la proroga dei Piani Terapeutici, e riteniamo che anche l’accoglimento di queste proposte possa essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una riduzione degli spostamenti per diminuire il rischio di possibili contagi a beneficio non solo delle persone con diabete o con altre malattie croniche, ma più in generale della collettività.
Certi del Vostro cortese riscontro Vi ringraziamo e Vi porgiamo i nostri migliori saluti.
Dott.ssa Concetta Suraci, Presidente Diabete Italia
Albino Bottazzo, Presidente FAND
Dott. Paolo Di Bartolo, Presidente Associazione Medici Diabetologi
Prof. Francesco Purrello, Presidente Società Italiana di Diabetologi