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Dompé Talks, si riparte in presenza

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Dompé Talks, si riparte in presenza

Una serata con molti titolari di farmacia per un tema di grande interesse. È stato un successo il primo appuntamento dedicato al passaggio generazionale, che ha segnato il ritorno di un nuovo ciclo di incontri di approfondimento ideati da iFarma in partnership con Dompé e con il patrocinio di Federfarma

29 settembre 2022

di Claudio Buono

Continua la partnership tra iFarma e Dompé con i Dompè Talks, dopo il primo ciclo svoltosi tra marzo e luglio 2022, con sette webinar di approfondimento su tematiche specifiche relative alla gestione della farmacia e su questioni fiscali e legali. Un format apprezzato, che questa volta torna in una serie di appuntamenti in presenza con un argomento di grande interesse per molti titolari: “Un patto tra generazioni. Il passaggio della farmacia: aspetti legali e fiscali”. Il primo incontro si è tenuto venerdì 22 settembre a Mestre-Venezia, seguiranno Milano (il 6 ottobre) e Roma (20 ottobre).

Il tempo giusto

Il primo appuntamento è stato molto partecipato e ha fornito multi spunti ai presenti, che non hanno fatto mancare domande interessanti ai relatori, gli avvocati Quintino Lombardo e Silvia Cosmo dello Studio legale HWP Franco, Lombardo, Cosmo; Arturo Saggese, dottore commercialista e revisore contabile; Nicola Brunello, dottore commercialista, titolare dello Studio Brune.

In linea generale, quello che è emerso nel corso della serata è che il trasferimento della farmacia in ambito familiare – tra genitori e figli, ma non solo – deve essere inteso come un’evoluzione positiva dell’azienda e rappresenta indubbiamente una grande opportunità per i titolari, ma richiede programmazione, tempo e una minima conoscnza sulle opportunità legali e i risvolti fiscali dell’operazione, onde evitarne i rischi connessi.”C’è un tempo giusto per sistemare le cose in famiglia – ha detto l’avvocato Lombardo, quando non si è troppo vecchi da essere ricattabili né troppo giovani per subire pressioni”.

Possibilità e problematiche viste dai legali

Quintino Lombardo e Silvia Cosmo nel loro intervento hanno parlato di Legge 124/2017, di gestione ereditaria, incompatibilità, donazione, collazione, successione legittima e testamentaria, patto di famiglia. In particolare, Lombardo ha posto l’accento sul fatto che la Legge 124 costituisce una valida opportunità e con essa si apre un novero di possibilità che prima non esistevano: «Nel liberalizzare l’accesso anche alle società di capitali, ha consentito di utilizzare quegli strumenti che sono tipici del passaggio generazionale delle aziende e soprattutto di considerare il cespite patrimoniale farmacia-azienda come un asset a cui può concorrere anche chi farmacista non è». Dal canto suo Silvia Cosmo, entrando nello specifico della legge sulle successioni e della sua applicazione, ha spiegato come gli atti che vengono fatti in vita (vendita, donazione, patto di famiglia, conferimento in società, testamento) non devono essere visti come entità isolate dal resto del patrimonio. «Non si tratta di decidere unicamente che cosa fare della farmacia o delle quote che verranno cedute, ma occorre tenere conto del patrimonio nel suo complesso». Cosmo ha anche sottolineato che bisogna guardare al domani perché questi atti hanno un impatto sul futuro che si vuole dare all’azienda-farmacia.

Risvolti fiscali delle diverse forme di titolarità

È toccato poi ad Arturo Saggese prendere in esame le operazioni straordinarie utili al trasferimento della farmacia. Il relatore ha fra l’altro evidenziato che «tradizionalmente, nell’ambito della farmacia, lo strumento utilizzato sul piano fiscale è quello dell’impresa familiare, che aiuta nel riparto degli utili ma non va a toccare il concetto di titolarità, che resta in capo alla ditta individuale – da sempre la forma usata per gestire la farmacia – e quindi al singolo imprenditore. A volte, però, il diritto di credito può essere valorizzato sotto forma di partecipazione. È il caso del credito che viene imputato al collaboratore dell’impresa familiare e che non sempre viene riscosso in fase di riparto degli utili».

Nicola Brunello ha infine trattato di aspetti fiscali e previdenziali delle diverse forme di titolarità presentando alcune interessanti case history, non prima di aver ricordato che qualsiasi pianificazione successoria è diversa dall’altra e che i valori fiscali sono equitativi in caso di pianificazione della successione. Brunello ha anche riassunto gli aspetti di cui bisogna tenere conto nella pianificazione successoria: da quelli legati alle imposte sui redditi e di registro, agli aspetti previdenziali, fino alla governance della farmacia, senza dimenticare le certezze per gli eredi contro eventuali recriminazioni, magari da parte di eredi non conosciuti. Tra le tante case history raccontate, quella del titolare che, avendo come eredi soltanto i nipoti e non più i figli, si è visto chiudere la farmacia perché la successione non era diretta. Le conclusioni dei quattro relatori sono state che il passaggio generazionale va pianificato quando si è ancora abbastanza giovani e lucidi e soprattutto deve essere tagliato su misura per ogni singola situazione. Patto di famiglia, donazione, cambio di società, holding sono tutte strade percorribili a seconda delle diverse e varie situazioni. Con l’obiettivo prioritario di preservare l’azienda ma indubbiamente anche l’armonia in famiglia.

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