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Eli Lilly: Italia sede strategica per il futuro

L'AZIENDA

Eli Lilly: Italia sede strategica per il futuro

All’evento “This is the Future!”, tenutosi nel polo produttivo di Sesto Fiorentino alla presenza di esponenti delle istituzioni e dell’ambasciatore Usa, la multinazionale statunitense ha annunciato per il nostro Paese investimenti per 750 milioni di euro nel prossimo biennio

26 novembre 2023

di Laura Benfenati

Eli Lilly, multinazionale americana con 150 anni di storia, annuncia investimenti per 750 milioni di euro nei prossimi due anni per la produzione di nuovi farmaci destinati al trattamento del diabete e dell’obesità. All’evento che si è tenuto la scorsa settimana nel polo produttivo di Sesto Fiorentino (FI), dal titolo “This is the Future!”, c’erano ministri, sottosegretari, i vertici di Farmindustria, rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, e l’ambasciatore americano. Eli Lilly è presente dal 1959 a Sesto Fiorentino, dove si producono farmaci esportati in più di 60 Paesi; negli ultimi vent’anni ha investito in Italia 1,4 miliardi di euro.
«Vogliamo rendere migliore la vita delle persone», ha esordito Ilya Yuffa, presidente di Eli Lilly International. «Abbiamo investito oltre nove miliardi di dollari a livello globale negli ultimi tre anni e questa espansione in Italia contribuirà a portare il portafoglio di farmaci innovativi ai pazienti di tutto il mondo».

Cattani: Sistema Italia più attrattivo

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato quanto sempre più forte sia la partnership tra Italia e Stati Uniti e quanto la farmaceutica italiana sia un’eccellenza in Europa e nel mondo: «Dobbiamo aumentare gli investimenti nel nostro Paese, incoraggiare quelli esteri, creare procedure più veloci per l’accesso dei farmaci al mercato».
Il cambio di passo inaugurato da questo Governo nei confronti della farmaceutica “senza pregiudizi ideologici” è stato segnalato dal presidente di Farmindustria Marcello Cattani: «È molto importante che una multinazionale storica continui a investire in Italia. L’industria è entrata ormai in una dimensione globale, dobbiamo rendere il Sistema Italia più attrattivo. Vediamo misure positive nella manovra finanziaria, bene anche nella riforma dell’Aifa, sulla ricerca clinica e sul tavolo della farmaceutica. L’Europa deve liberarsi dell’ideologia, ha perso il 25 per cento degli investimenti negli ultimi 20 anni. E che l’Italia sia più forte nella salute e nella produzione di farmaci è nell’interesse dei cittadini».

Una presenza strategica

«Disporre di terapie innovative e più efficienti migliora la salute e consente risparmi per il Ssn», ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci. «Il Governo è pienamente consapevole della strategicità del settore, siamo impegnati per favorire sinergie tra politiche sanitarie e industriali che contribuiscano allo sviluppo economico e sociale e garantiscano la sostenibilità dell’Ssn». «Non ci siamo mai fermati e in Italia non ci sentiamo ospiti”, ha concluso Huzur Devletsah, presidente e AD di Eli Lilly Italy Hub. «Oggi scriviamo un nuovo capitolo. La nostra presenza qui non è solo fisica ma anche strategica. Le scoperte scientifiche su diabete, immunologia, cancro, obesità e Alzheimer ci incoraggiano a fare investimenti significativi: abbiamo molteplici lanci previsti nel prossimo decennio per aiutare più pazienti in Italia e nel mondo».

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