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Emilia Romagna, i fondi Enpaf in aiuto

L’EMERGENZA

Emilia Romagna, i fondi Enpaf in aiuto

(c) Dipartimento Protezione Civile

Emilio Croce, presidente dell’ente: «Subito approvato un contributo assistenziale a favore di iscritti e pensionati residenti o con attività nelle zone interessate dall’alluvione». Il provvedimento si applica sia ai danni per l’attività sia per l’abitazione e la persona

25 maggio 2023

di Rossella Gemma

A ieri, mercoledì 24 maggio, erano una decina le farmacie che in Emilia Romagna non riescono ancora a garantire il servizio farmaceutico ai cittadini a causa degli allagamenti dei locali, mentre le piogge ancora insistono su queste zone. Alcune operano a singhiozzo, sia per la mancanza di energia elettrica sia per l’isolamento causato dalle frane che si stanno registrando nelle zone appenniniche. «Abbiamo seguito sin da subito con grande apprensione la drammatica situazione della Regione – ci dice il presidente dell’Enpaf Emilio Croce – e la nostra immediata decisione di approvare un provvedimento che prevedesse il contributo assistenziale ne è la dimostrazione. Il nostro ente – sottolinea Croce – pone da sempre al centro del proprio operato l’impegno a vantaggio dell’intera categoria dei farmacisti e delle loro famiglie».

Un provvedimento per l’emergenza

Mai come negli ultimi anni le farmacie hanno imparato a gestire complesse condizioni emergenziali. Durante la pandemia hanno svolto un ruolo essenziale per la comunità, sia nel garantire la distribuzione dei farmaci e dei dispositivi medici sia nella campagna vaccinale. E in quei momenti l’Enpaf, come Ente di categoria, ha dovuto far fronte ad attività di natura straordinaria, adottando interventi mirati per sostenere i propri iscritti. «Anche in quest’ultima tragica circostanza dunque – continua Croce – abbiamo confermato il nostro sostegno alla comunità dei farmacisti approvando immediatamente un provvedimento per assicurare interventi assistenziali in favore dei pensionati residenti e degli iscritti (o loro superstiti) residenti, o con attività lavorativa, nei territori delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, interessati dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 1° maggio 2023».

Una stima difficile

Ma quante farmacie potrebbero aver bisogno di questo aiuto? Per Croce non è ancora possibile fare una stima. «Tenuto conto della portata catastrofica degli eventi – aggiunge il presidente dell’Enpaf – è possibile presumere che, purtroppo, siano davvero molti i farmacisti colpiti, anche perché, oltre che per gli esercizi, il contributo è richiedibile per i danni all’abitazione e quelli alla persona. Sicuramente, su un totale di 1.400 farmacie presenti sul territorio regionale, una trentina di queste (concentrate principalmente nella provincia di Ravenna) ha riportato danni rivelanti a causa dell’inondazione, risultando inizialmente inagibili. Questo ha comportato, ovviamente, anche l’interruzione del servizio alla collettività, ma, come detto, il dato non può considerarsi definitivo ed è in continua evoluzione. L’Ente, in ogni caso, sarà pronto a far fronte a tutte le richieste che arriveranno».

Informazioni e moduli sul sito Enpaf

Proprio per l’eccezionalità degli eventi, non sono previsti preventivamente limiti di stanziamento così come da normativa generale dell’ente per le calamità naturali. Sarà infatti il Consiglio di Amministrazione a stabilire, successivamente all’invio delle domande, lo stanziamento da impegnare e l’importo delle prestazioni da erogare. Conclude Croce: «La domanda per ottenere il contributo da parte dell’Enpaf può essere presentata – utilizzando i moduli scaricabili dalla sezione dedicata del sito istituzionale – da parte degli iscritti e dei pensionati Enpaf che hanno subìto danni alla casa di abitazione o alla sede dell’esercizio commerciale (farmacia o parafarmacia), dagli iscritti per i quali è intervenuta la cessazione o sospensione dell’attività lavorativa e dagli iscritti e pensionati che abbiano subìto danni alla persona. La scadenza per presentare la domanda è fissata al 15 settembre 2023».

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