Il 15 novembre si celebra la Giornata mondiale della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). In Italia Federasma e Allergie onlus, con la sponsorizzazione di Novartis, promuoveranno incontri pubblici per informare ed educare i cittadini sulle patologie respiratorie.

Due le città scelte per questo evento: Milano e Napoli. In piazza della Scala e nelle piazze Trieste e Trento rispettivamente, medici specialisti saranno a disposizione della popolazione dalle 10 alle 18 per un esame spirometrico gratuito e per rispondere alle domande sulla Bpco e sulle altre malattie del sistema respiratorio. Particolare attenzione sarà data a prevenzione, diagnosi precoce e stili di vita corretti.

La Bpco è caratterizzata da un’ostruzione irreversibile delle vie aeree, è solitamente progressiva e associata all’infiammazione cronica del tessuto polmonare. La conseguenza a lungo termine è una riduzione della capacità respiratoria.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la Bpco è la quarta causa di morte a livello globale. Nel 2002 la prevalenza della malattia nel mondo era di 11,6 casi su 1000 fra gli uomini e di 8,77 su 1000 fra le donne. Il Global burden of disease study, condotto sotto il controllo di Oms e della Banca mondiale, ha stimato che la Bcpo ha provocato 2,75 milioni di morti nel mondo.

Secondo quanto pubblicato a Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica dell’Istituto superiore di sanità, i dati italiani si basano sulle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo), in particolare su quelli pubblicati nel 1996 sulla base di 6 milioni di Sdo provenienti da 914 istituti di 14 Regioni.

In Italia nel 1994 la Bpco è risultata essere la causa dell’1,2% di tutte le dimissioni ospedaliere, al settimo posto in totale, dopo l’aterosclerosi e l’ipertensione, ma prima delle neoplasie polmonari. Settimo posto anche se si considera il costo ospedaliero, superiore a quello di altre malattie respiratorie come asma, polmoniti e pleuriti.