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Scienza, salute, natura e tecnologia farmaceutica

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Scienza, salute, natura e tecnologia farmaceutica

Sono questi i punti fermi di Inpha, azienda comasca creata da due farmacisti e impegnata nella ricerca in ambito farmacologico, nutrizionale, fitoterapico e nello sviluppo di nutraceutici innovativi

17 settembre 2020

di Claudio Buono

Quello degli integratori è un mercato in pieno sviluppo (+1,5 per cento a giugno, per un fatturato complessivo di tre miliardi di euro l’anno). In quest’ambito un ruolo preponderante è quello giocato dalla nutraceutica. Ed è proprio dalla volontà di due farmacisti che hanno creduto nella potenzialità farmacologica delle sostanze nutritive e degli estratti naturali che nel 2000 è nata Inpha, azienda comasca impegnata nella ricerca in ambito farmacologico, nutrizionale e fitoterapico e nello sviluppo di integratori naturali destinati a migliorare la salute.
«La mission della nostra azienda si ispira a quattro principi fondamentali: scienza, salute, natura e tecnologia farmaceutica», spiega Marco Pratesi, amministratore delegato di Inpha. «La ricerca che portiamo avanti in questi anni ci ha consentito di mettere a disposizione dei pazienti prodotti innovativi e attivi in diverse aree terapeutiche. Prodotti che sviluppiamo sulla base del medical needs espressi da un team di consulenti medici a livello universitario e ospedaliero con cui collaboriamo strettamente (unitamente a farmacisti e biologi) e che vengono messi a punto applicando varie metodiche farmaceutiche di alto profilo che garantiscono il corretto assorbimento dei principi attivi, potenziandone al contempo l’efficacia. Altra peculiarità dei nostri nutraceutici riguarda il meccanismo d’azione, dalla farmacocinetica alla bioaccessibilità e biodisponibilità, al fine di diminuire il più possibile i dosaggi e massimizzare l’efficacia del principio attivo. A completamento di ciò, tutti i brevetti (cinque, a oggi) hanno alle spalle studi clinici, in vitro e in vivo, che ci danno la possibilità di pubblicare sulle principali riviste medico-scientifiche i risultati di quella che è l’azione riconosciuta delle nostre combinazioni di prodotto nei confronti del paziente».

Gli effetti della pandemia sul mercato degli integratori

Per via del Sars-Cov-2, che ha visto aumentare lo stress emotivo e il desiderio di rafforzare le difese immunitarie da parte molti, la commercializzazione sia di calmanti e sonniferi sia di immunostimolanti è cresciuta in generale di oltre il 20 per cento da gennaio a giugno. «Anche noi di Inpha ci stiamo muovendo in tal senso», sottolinea Pratesi. «Lo scorso maggio abbiamo lanciato, nel segmento calmanti e sonniferi, un prodotto (Ansierel) che sta già avendo un riscontro positivo e a giugno il nostro primo immunostimolante (Immunorm C) cui seguirà a breve tutta una linea di prodotti simili per coprire un segmento che, oltre a quello dei calmanti e sonniferi, in questo frangente riveste una particolare importanza».

Il ruolo del farmacista nella vendita e promozione dei nutraceutici

Accanto a una rete di informatori medico scientifici che su tutto il territorio nazionale aggiornano i medici specialisti e di medicina generale, Inpha ha da poco deciso di ampliare il proprio raggio d’azione includendo anche il canale farmacia, l’unico, tra l’altro, preposto alla vendita dei propri integratori. E questo per due motivi ben precisi: primo, la fondamentale necessità, specie in un momento come l’attuale, di raggiungere l’intero network di stakeholder, di cui il farmacista fa parte assieme a medico e paziente. Secondo, perché il farmacista rappresenta la prima linea e soprattutto in tempi di Covid-19 è diventato un interlocutore ancora più importante per il paziente: è lui che lo consiglia in merito al prodotto per dormire meglio o all’integratore per rafforzare le difese immunitarie. Ed è sempre la figura del farmacista quella con cui il paziente si rapporta quando, per qualsiasi ragione, non riesce a raggiungere il proprio medico di fiducia.

Strategie per il futuro

Due sono gli elementi che, secondo Pratesi, possono fare la differenza in previsione di una sempre maggiore offerta di integratori sul mercato. Da un lato, la nascita di nutraceutici di comprovata efficacia nel migliorare la qualità di vita di chi ne fa uso e di supportare il trattamento di alcune patologie, che di fatto rappresenta il nuovo mondo retail, in parte abbandonato dall’industria farmaceutica a favore del prodotto etico. Dall’altro lato, il recente sviluppo del Brain-gut (una nuova area della nutraceutica) che vede oggi un blend di probiotici sviluppare l’attività della flora batterica intestinale, la quale, si è visto, può contribuire al miglioramento di stati patologici a carico, per esempio, del sistema nervoso.

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