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Interconnettere dati per raccontare una storia

L'EVENTO

Interconnettere dati per raccontare una storia

Si è parlato di sanità digitale, omnicanalità, intelligenza artificiale a “Future forward connected intelligence, innovazione nella tradizione” di Iqvia Italia. E la farmacia, con i suoi 95 milioni di scontrini al mese, continua a crescere e a essere sempre più riconosciuta dai cittadini come luogo di cura e consiglio indispensabile

25 maggio 2023

di Laura Benfenati

C’erano tanti, tantissimi esponenti delle aziende all’evento organizzato mercoledì a Milano da Iqvia “Future forward: connected intelligence, innovazione nella tradizione”. «In questi anni non ci siamo mai fermati, abbiamo fatto scelte di investimento in aree non scontate: sanità digitale, omnicanalità e intelligenza artificiale»: ha detto in apertura Antonella Levante, Senior vice president e general manager di Iqvia Italia. «Il nostro punto di forza, oltre al dato, è la connessione e siamo a fianco delle aziende per supportarle in questo momento di grandi cambiamenti».

Una farmacia su quattro in catena entro due anni e mezzo

Cambiamenti raccontati da Claudia Rocco, Senior director, offering e operation, Iqvia Italia: «Il contesto è vulnerabile e incerto, il tema dell’indisponibilità del farmaco ha un impatto sul cittadino, c’è concentrazione e verticalizzazione nella distribuzione intermedia, si arriverà alla chiusura di alcuni piccoli distributori e ad acquisizioni da parte dei grandi player. Si assiste al consolidamento delle catene reali che stanno investendo su format, layout: la sfida è creare attrattività dell’insegna. L’e-commerce continua la sua crescita, i consumatori/pazienti hanno nuove abitudini ma danno sempre e ancora di più valore alla farmacia come luogo di consiglio».
Analizzando più in dettaglio la filiera, oggi in Italia ci sono 44 grossisti ma il 57 per cento del mercato lo fanno in 5 e l’82 per cento in 10. «I grandi player stanno lavorando in ottica di diversificazione: 9 grossisti su 10 hanno un network di farmacie, 4 su 10 un sito e-commerce, si va verso una gestione con piattaforme evolute e avanzate dei network. Per quel che riguarda le catene reali e i network, oggi sono il 21 per cento in numerica: il fatturato delle prime è decisamente superiore (25 per cento) rispetto a quello delle indipendenti e lo è del 2,6 per cento rispetto a quello dei network strong (figura 1). È prevedibile che entro due anni e mezzo una farmacia su quattro sia in catena o affiliata a un network strong».

Figura 1

Figura 1

Il mercato in farmacia cresce

Per quel che riguarda il mercato retail, vale 30,8 miliardi, con una crescita del 4,8 per cento rispetto al 2021: crescono le farmacie ma anche le parafarmacie e soprattutto l’e-commerce (+ 24,6 per cento).

«La farmacia fa l’86 per cento del mercato retail e cresce dell’1,6 per cento (figura 2): cresce l’etico del 3 per cento, soprattutto per il consumo di antibiotici, e rappresenta oggi il 56 per cento del mercato, crescono l’autocura e gli integratori notificati. A fine anno è prevista una crescita del canale farmacia dell’1,4 per cento», ha spiegato Rocco.

Figura 2

Figura 2

Il canale on line

Per quel che riguarda il canale on line, è molto concentrato: i top 30 fanno il 72 per cento del fatturato e il 75 per cento hanno un business prevalentemente orientato all’on line.
«Sono più di 3.000 le aziende presenti, 2.100 le referenze che realizzano il 50 per cento del mercato on line. Si registra una crescita del 24,6 per cento su tutti i panieri, in salita la veterinaria, l’autocura, la nitrizione (figura 3). Si registra una crescita del 9 per cento dei primi mesi dell’anno».

Figura 3

Figura 3

Sono molto diversi i prodotti acquistati on line da quelli presi in farmacia (figura 4): «La farmacia fisica continua a essere scelta come luogo di cura per l’acuto mentre i prodotti per la cura del viso, per esempio, sono primi nel canale on line. Il prezzo medio on line è un po’ più alto, lo sconto medio è del 23 per cento in quel canale, lo scontrino medio della farmacia on line quasi doppio rispetto a quello della fisica (52,8 contro 26,5)», ha concluso Rocco.

Figura 4

Figura 4

Cambiano anche i clienti/consumatori, lo ha raccontato Isabella Cecchini, Head of primary market research di Iqvia: abbiamo in Italia la popolazione più vecchia in Europa: oggi quella sopra i 65 anni è di 14 milioni di individui, che saranno nel 2050 21 milioni. «Gli over 75 anni sono 7.058.755 – l’11 per cento della popolazione – il 42 per cento ha tre o più patologie croniche, il 61,8 di loro vive con i figli o vicino a loro e si rivela sempre più fondamentale il ruolo dei caregiver».
Durante la pandemia è cresciuta la sofferenza, soprattutto psicologica, c’è una nuova consapevolezza sul tema della salute, cresce l’attenzione su prevenzione e controlli.
L’84 per cento delle persone cerca informazioni sulla salute e i canali di acquisto si sovrappongono, c’è sempre più comunicazione tra on line e fisico, l’approccio del paziente/consumatore agli acquisti è ibrido ma chi compra sul web lo fa soprattutto per il prezzo, il fatto che lì si trovino più promozioni e che sia semplice confrontare offerte.
«La farmacia e il farmacista sono un riferimento sempre più importante, con 95 milioni di scontrini al mese, e rispetto al 2021 si è ulteriormente rafforzato il ruolo del farmacista come referente di fiducia (dal 24 per cento al 31 per cento – figura 5) e lo sarà sempre di più per i malati cronici, con la ricetta valida un anno», ha spiegato Cecchini. «I possibili contenuti a supporto dei farmacisti per le attività di trade marketing delle aziende riguardano gestione della cronicità, gestione della farmacia, sviluppo digitale (figura 6)».

Figura 5

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Figura 6

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Le conclusioni della giornata, prima dei focus su singoli argomenti, le ha tratte Francesco Cavone, Head of integrated analytics di Iqvia: «Intelligenza artificiale e machine learning sono in continua ascesa, aumentano la complessità, le tecnologie dirompenti: l’intelligenza artificiale ci permette oggi di riconoscere i bisogni e fare analisi predittive e personalizzate, è un supporto a decisioni più informate. La forza di Iqvia è interconnettere dati per raccontare una storia: abbiamo un’ampia conoscenza del mercato, un ricco asset di dati, la capacità di dominare le nuove tecnologie con metodologia e algoritmi. Oggi Iqvia unisce al tradizionale ruolo di “azienda di dati”, quello di partner capace sia di porre le giuste domande sia di costruire risposte mirate e personalizzate».

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