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La farmacia sostenibile fa bene a tutti

LA SOSTENIBILITÀ

La farmacia sostenibile fa bene a tutti

Ciascuno, singolo o azienda, ha un ruolo nel perseguire obiettivi di sostenibilità, beneficiando se stesso e la comunità. La seconda tappa del nostro roadshow a Jesi, in Farmacentro

18 aprile 2024

di Laura Benfenati

Il tema della sostenibilità riguarda ognuno di noi, anche se forse non appassiona proprio tutti: ci sono molti scettici e distratti da altre priorità. Anche tra i farmacisti potrebbe non sembrare l’argomento principale di cui occuparsi, tra nuova remunerazione, servizi da organizzare, catene ed e-commerce che preoccupano. Proprio per questo ci ha molto colpito la platea attenta dei farmacisti di Farmacentro Servizi e Logistica Soc. Coop., che con il loro presidente Stefano Golinelli e il presidente di Federfarma Marche Marco Meconi hanno partecipato a Jesi alla seconda tappa del nostro roadshow sulla Farmacia Sostenibile, organizzato con il patrocinio di Federfarma, la collaborazione di Nativa e il contributo non condizionante di Chiesi Italia.

Un problema di responsabilità sociale

«Ogni anno è più caldo di quello precedente, l’attività industriale provoca aumento della CO2 e della temperatura globale, e gli eventi estremi che ben conosciamo», ha detto Matteo Ghedini, Evolution flow leader and Startup ecosystem catalyst di Nativa. «A Pechino, il 4 novembre 2021 il limite di PM 2,5 è stato di 220, quando quello raccomandato dal Who è 15, e si è vietato alle persone di uscire di casa. Ognuno, singolo o azienda, ha un ruolo nel perseguire obiettivi di sostenibilità, chi non affronta questi temi avrà problemi di sopravvivenza». Ghedini ha illustrato uno studio IBM che ha coinvolto 5.000 dirigenti: le aziende che perseguono politiche sostenibili attraggono talenti, migliorano i costi operativi e le performance. E i risvolti per la comunità sono importanti: «Le farmacie hanno un ruolo sociale fondamentale e possono fare molto per sensibilizzare la popolazione su questi temi».
Il ruolo educativo della categoria è stato sottolineato dal presidente Golinelli, che ha ribadito l’importanza di valorizzare la rete delle farmacie: «Da soli non si va da nessuna parte, i progetti vanno costruiti insieme sul territorio, con le proprie cooperative e le istituzioni di categoria».

Quattro direzioni

«Le farmacie possono migliorare l’impatto sociale e ambientale secondo quattri direzioni: circolarità, benessere, resilienza climatica, educazione e coinvolgimento della comunità», ha spiegato Gianluigi Pertusi, BU Consumer healthcare director di Chiesi Italia, illustrando i progetti “Recupera&Respira” e “La farmacia sostenibile” che l’azienda ha avviato con le farmacie. «Straordinari i risultati del primo progetto in Europa per la raccolta degli inalatori respiratori: in 400 farmacie sono stati raccolti 30.000 inalatori. “La farmacia sostenibile” invece ha l’obiettivo di ridurre le emissioni carboniche della farmacia: entrate nel sito, scoprirete tutti i tipi di emissioni e come migliorarle».

Marco Meconi ha poi illustrato un progetto strutturato con la Regione, che lo ha finanziato con 120mila euro, di recupero in farmacia di farmaci inutilizzati per devolverli a enti benefici: «Sono noti in quest’ambito gli sprechi sociali, ambientali ed economici e, dall’altro lato, il fatto che molti pazienti non abbiano mezzi per curarsi. Abbiamo costruito un percorso certificato e qualificato, con una piattaforma informatica e controlli rigorosi. L’obiettivo, oltre che solidale, è conoscere il numero di farmaci riutilizzabili idonei, valutare il loro valore economico e ottenere il dettaglio del loro flusso di distribuzione».

Le prossime tappe del nostro roadshow saranno Bologna, Palermo e Mestre-Venezia.
Per iscrivervi cliccate qui: vi aspettiamo.

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