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La tecnologia non deve far paura

DIGITAL PHARMACY FORUM

La tecnologia non deve far paura

tavola rotonda

Così la pensano i colleghi intervenuti alla tavola rotonda dell’evento iFarma. Ognuno di loro ha scelto con soddisfazione le soluzioni più allineate alle proprie esigenze e al proprio progetto di farmacia. E garantiscono: il vero valore aggiunto è il tempo per il consiglio al cliente

17 giugno 2021

di Mariasandra Aicardi

Il Digital Pharmacy Forum organizzato da iFarma il 3 giugno scorso ha visto tra i protagonisti, oltre agli illustri relatori, i colleghi Marco Golinelli, Alessandro Malossi, Bianca Peretti e Michela Pia, tutti utilizzatori di strumenti innovativi nelle loro farmacie. Nel corso della tavola rotonda che ha chiuso il convegno virtuale, moderata dal direttore di iFarma Laura Benfenati, i quattro farmacisti hanno raccontato come l’evoluzione digitale abbia impattato la gestione della farmacia.
«La tecnologia ti aiuta, mentre la paura ti rende immobile», afferma Golinelli, soddisfatto del robot che ha inserito nella sua farmacia. «L’idea di togliere le cassettiere non deve spaventare, si sfruttano le agevolazioni fiscali e poi le macchine diventano davvero dei nuovi collaboratori». Oltre al robot, la farmacia si è dotata di penne ottiche in grado di leggere gli schermi dei cellulari, per risparmiare tempo e non digitare a mano i dati delle ricette.

Ognuno sceglie la propria soluzione (o tutte)

Alessandro Malossi, non volendo dialogare con i clienti via WhatsApp, che ritiene un canale poco adatto per i dati sensibili, ha aderito al progetto di Contacta Pharmacy e offre ai clienti la app Pharma Punto, che consente di interagire con la farmacia in modo sicuro, grazie a una piattaforma blockchain, in grado di certificare e tracciare i dati degli utenti garantendone il più alto grado di sicurezza disponibile.
Michela Pia è soddisfatta del robot Rowa, che ha acquistato nel 2009: «Migliora gli spazi e il magazzino, poi c’è il costante controllo della temperatura e delle scadenze, ma il vero valore aggiunto è che ci consente di dedicare più tempo per il nostro consiglio al cliente».
Bianca Peretti, titolare di una farmacia di soli 24 mq al pubblico in cui lavorano in 12, ha spiegato come la tecnologia digitale consenta di risparmiare tempo e di migliorare il lavoro quotidiano: «Ci occupiamo di centinaia di pazienti cronici ai quali gestiamo le terapie. Abbiamo aderito a “Ricetta in farmacia, uno strumento che funziona bene per noi e per il cliente, ed è di facile accesso. Oltre a questo sistema di dialogo, abbiamo quattro postazioni telefoniche con persone totalmente dedicate, nove postazioni informatiche, oltre ai numerosi laboratori galenici e alla camera sterile. In più, siamo molto attivi nella comunicazione digitale, con il lancio di un video in diretta tutti i giorni sui social».
Golinelli racconta che ha investito nel locker Innovasoft dopo aver abituato i clienti a dialogare con la farmacia in modo digitale, via WhatsApp. Questo strumento chiude il cerchio, consentendo un ritiro programmato senza fare la fila in negozio. Michela Pia, invece, grazie a Vmotion, lo scaffale virtuale di 55 pollici collegato al robot, comunica con ottimi risultati i servizi della farmacia e il lancio di nuovi prodotti.

Un consiglio: studiare senza spaventarsi

In quanto ai consigli da dare ai colleghi timorosi: «La tecnologia è indispensabile per avere il tempo di esercitare la professione. È un investimento per noi stessi», dice Michela Pia. «Sono i farmacisti che devono dare ai clienti un’educazione al digital», le fa eco Bianca Peretti, grande sostenitrice della tecnologia. «La parola d’ordine è studiare. Non bisogna spaventarsi». Golinelli consiglia di dialogare con i colleghi che hanno già installato strumenti innovativi per un feedback sui pro e i contro, mentre Malossi invita tutti all’azione con entusiasmo e voglia di rimanere giovani.

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