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Lombardia, Anci e Federfarma: insieme per rafforzare sinergie tra gli attori della rete sociosanitaria

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Lombardia, Anci e Federfarma: insieme per rafforzare sinergie tra gli attori della rete sociosanitaria

Lombardia, Anci e Federfarma: insieme per rafforzare sinergie tra gli attori della rete sociosanitaria

Obiettivo: garantire alle comunità servizi sempre più efficienti, offrire ai cittadini, soprattutto dei comuni più piccoli, percorsi di cura integrati, favorendo la continuità ospedale-territorio.

19 febbraio 2020

di Redazione

Sono questi i principali obiettivi del lavoro sinergico tra gli attori del sistema sociosanitario, la rete delle farmacie lombarde, le ATS e le Asst e le amministrazioni locali lombarde.

In occasione del convegno “Il ruolo delle farmacie al fianco dei sindaci”, organizzato da Anci Lombardia Salute e da Federfarma Lombardiaè emersa l’importanza del continuo e proficuo dialogo tra i diversi protagonisti della rete sociosanitaria – sindaci, direttori di ATS e ASST e farmacie – per analizzare punti di forza e carenze nelle risposte ai bisogni socio assistenziali della  popolazione.

Uno degli anelli di congiunzione principali di questa rete sociale e sanitaria è la farmacia che si integra mettendo a disposizione competenze e professionalità. Molti sono i progetti messi in campo dalle farmacie al servizio delle comunità: dalla consegna a domicilio dei medicinali ai malati con gravi disabilità, spesso soli, alla verifica dell’aderenza alle terapie dei pazienti, monitorando la loro corretta assunzione dei farmaci attraverso la partecipazione a campagne di sensibilizzazione.

Per prossimità e capillarità le farmacie sono il presidio più accessibile sul territorio: in Lombardia, su 778 comuni fino a 3000 abitanti ce ne sono 509. Quelle rurali sono 944, sono ubicate nei circa 1000 piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti e svolgono una funzione sociale fondamentale a servizio dei cittadini, spesso pazienti fragili e anziani.

È indispensabile, quindi, il dialogo e il confronto tra farmacie e amministrazioni locali per favorire una gestione ancora più efficace della presa in carico dei pazienti cronici.

«L’invecchiamento della popolazione specie nei Piccoli Comuni che in Lombardia sono il 65% del totale e l’aumento delle malattie croniche – ha spiegato Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia – hanno mutato le necessità assistenziali nelle comunità. I Comuni e i sindaci che sono le istituzioni più vicine e punto di riferimento importante per i cittadini, devono collaborare con tutti gli attori sui territori. Le farmacie per la loro capillarità rappresentano certamente un partner privilegiato, per questo come Anci Lombardia lavoreremo innanzitutto al fianco delle 478 farmacie comunali e di tutta la rete delle farmacie, nel loro ruolo di erogatori di servizi di prossimità».

«Oggi abbiamo raggiunto un obiettivo importante – ha spiegato Massimo Giupponi presidente di Anci Lombardia Salute direttore generale di ATS Bergamo – perché è la prima volta che rappresentanti dei Comuni, di ATS e ASST, rappresentanti di FIASO e le farmacie si confrontano per lavorare insieme a un progetto comune. Mediamente in ogni Comune della Lombardia ci sono 10-12 operatori che si occupano di socio-sanitario ma che purtroppo non riescono a dialogare adeguatamente. Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme rinunciando a protagonismi.

In questo senso quella di oggi è stata una giornata di confronto importante tra tutti i soggetti coinvolti nel mondo della rete sociosanitaria con l’obiettivo di trovare forme di raccordo anche con le farmacie che sono una realtà ben radicata sul territorio e sono un naturale punto di riferimento dei cittadini».

«L’alleanza e il lavoro sinergico con le amministrazioni comunali sono una risorsa per la collettività che vede così migliorare la risposta alle domande di salute dei cittadini. Permettono di valorizzare il ruolo delle farmacie lombarde come fondamentale avamposto sanitario di prossimità, anche a supporto di una più efficace continuità ospedale-territorio – ha detto Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia -. Il contributo delle farmacie non si limita alla dispensazione dei medicinali: in farmacia è possibile prenotare esami, eseguire test di autodiagnosi, usufruire del servizio di telemedicina, aderire a campagne di screening e prevenzione. Inoltre, con il recepimento delle autocertificazioni per le esenzioni E30 ed E40, i residenti hanno la possibilità di accedere a queste agevolazioni direttamente in farmacia, senza recarsi agli sportelli delle ASST. Anche in questo caso, un’assistenza più vicina al cittadino e una collaborazione che contribuisce ad ‘alleggerire’ di qualche incombenza le Aziende Sanitarie in una sanità che sta cambiando e che vede il territorio protagonista».

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