In questo ultimo numero dell’anno, ricco di eventi, iniziative, bilanci e prospettive per il futuro, una notizia tristissima: ci ha lasciato a 94 anni Alberto Ambreck, un amico, un grande presidente di Federfarma dal 1987 al 1992, un farmacista straordinario e una persona speciale. Lo incontravamo periodicamente per discutere di futuro, era sempre proiettato in avanti con una forza, una lungimiranza e una visione uniche.
Si lamentava ultimamente perché aveva dovuto abbandonare una delle sue grandi passioni, la caccia; continuava invece ad andare regolarmente al lavoro in via Stradivari.
Raffaella Ferrari, la direttrice della sua leggendaria farmacia – rilevata nel 1936 da suo padre e “palestra” strepitosa per generazioni di farmacisti – ha raccontato al Corriere della Sera: «Ci diceva sempre che ogni richiesta sulla salute non è una richiesta qualsiasi e non deve avere una risposta qualsiasi, il farmacista deve fare in modo di dare il consiglio migliore al paziente e aiutarlo… Aveva la forza di guardare sempre al domani, fino all’ultimo ci chiedeva: “Cosa mi proponete di nuovo?” Cosa possiamo inventarci?».

Commossi i tantissimi ricordi dei colleghi sui social, di chi aveva incrociato la sua strada ma anche di chi non lo conosceva e lo ha definito “una leggenda”. Grande la riconoscenza di chi nella sua farmacia ha lavorato e imparato molto. E poi i rappresentanti delle istituzioni: «Collega di grande esperienza professionale, uomo di grandi intuizioni, capace di cogliere le opportunità di cambiamento, ha operato con dedizione a servizio della categoria per tutelare la farmacia e la salute pubblica. Mancherà a tutti noi», ha detto il presidente di Federfarma Marco Cossolo. Commosso il ricordo di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia: «Grande uomo, grandissimo sindacalista e imprenditore, è stato pioniere e visionario di una professione in continuo divenire, con la sua presenza e partecipazione sempre in prima linea. Ricorderemo Alberto con affetto e immensa riconoscenza per l’impegno che così a lungo ha profuso per Federfarma e per i cittadini milanesi, contribuendo con la sua opera a valorizzare il ruolo delle farmacie e ad alimentare la fiducia nella figura del farmacista di comunità».

Franca, sua adorata compagna di vita, ha scritto, ricordandolo: “La vita deve avere un termine, l’amore no”. Ciao Alberto, rimarrai con il tuo sorriso sempre con noi nelle prossime battaglie, nel ricordo delle belle serate allegre nel Pavese con gli amici, nella difesa della farmacia italiana che tanto ti deve.

Un abbraccio da tutta iFarma a Franca, a Barbara, a Daniele, a tutta la famiglia, alla direttrice e ai collaboratori della Farmacia Ambreck.