Omeopatia: report ostili prodotti ad arte
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Omeopatia: report ostili prodotti ad arte
Alcuni studiosi australiani ammettono: “Contro l’omeopatia dati falsati, i report ostili sono frutto di manipolazioni”. Pubblicato su “Scientific Reports” studio di efficacia di Rhus toxicodendron per il trattamento del dolore neuropatico
26 settembre 2018
di Redazione
Nuovo vento, di bufera, soffia sulle ceneri dell’annoso dibattito sull’efficacia dell’omeopatia.
Ad alimentare il fuoco, ci pensano i ricercatori australiani, alcuni dei quali hanno ammesso che sono stati pubblicati report scientifici sfavorevoli a questi medicinali a seguito di manipolazioni deliberate dei dati di efficacia.
A essere colpevole di falsificazione dei dati è addirittura il consiglio nazionale per la Salute e la Ricerca Medica (Nhmrc), in altri termini il più alto organo di ricerca australiano, che ammette di non aver seguito le linee guida standard pe la revisione delle prove di efficacia dei prodotti omeopatici e di altre terapie di origine naturale.
Ma cosa è successo veramente? In sintesi, Nhmrc ha cambiato le regole per la valutazione degli studi scientifici inerenti i prodotti omeopatici al momento in cui erano in corso le valutazioni stesse.
Queste valutazioni alterate hanno determinato il fatto che 171 dei 176 studi analizzati relativi all’efficacia dell’omeopatia fossero classificati come “inaffidabili” e quindi ignorati. Con la conseguenza di vedere rimosso il rimborso della spesa privata per questi prodotti da parte delle assicurazioni sanitarie australiane.
Viceversa se l’iter di valutazione si fosse svolto regolarmente, sarebbero stati 88 gli studi ritenuti validi e positivi, con un esito probabilmente diverso in merito all’efficacia dell’omeopatia.
Ma ci sono anche buone notizie. È stato pubblicato recentemente su Scientific Reports lo studio sull’omeopatia “Ultra diluizioni di Rhus toxicodendron hanno attenuato le citochine pro infiammatorie e i mediatori Ros del dolore neuropatico nei ratti”, che ha dimostrato l’efficacia del prodotto omeopatico nel diminuire il dolore neuropatico nei ratti e anche un’azione simile a una molecola farmaceutica molto usata, il gabapentin, ma senza effetti collaterali.
Immediato il commento delle comunità scientifiche e delle associazioni italiane di medicina complementare: “Questa ricerca è solo l’ennesima conferma dell’efficacia della medicina omeopatica, utilizzata da una popolazione mondiale sempre in continuo aumento, come dimostrano le più recenti indagini statistiche, una medicina che continua a raccogliere continue prove cliniche di efficacia e testimonianze reali dei benefici sui pazienti, ma che – come dimostra la manipolazione dei dati avvenuta in Australia – viene osteggiata da personaggi senza scrupoli disponibili a qualunque cosa piuttosto che accettare le evidenze”.