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Perché le reti possono essere utili nell’home delivery?

UNA DOMANDA A...

Perché le reti possono essere utili nell’home delivery?

Erika Mallarini

«Se i distributori intermedi, grossisti o cooperative, provassero a scavalcare la farmacia andrebbero sul lastrico, la loro strategia segue i principi di omnicanalità. Il servizio di home delivery costa al singolo titolare, l’aiuto delle reti è prezioso. Ci lamentiamo che le aggregazioni non servono e poi quando fanno qualcosa che potrebbe fare la differenza, apriti cielo», ci dice Erika Mallarini, Professor Sda Bocconi

28 gennaio 2021

Parliamo innanzitutto di distributore intermedio, perché oggi le strategie di cooperative e grossisti sono molto simili. Cef serve 6.000 farmacie, Comifar 16.400. Entrambe possiedono o gestiscono direttamente un numero irrisorio di farmacie, tuttavia è evidente che il loro business sia nella distribuzione intermedia. Prima di arrivare a sostituire la farmacia o disintermediarla entrambi andrebbero sul lastrico. Tecnicamente si chiama problema di omnicanalità:

  1. Il distributore arriva al consumatore tramite la farmacia indipendente (cliente, socia o in rete) – canale lungo indiretto;
  2. Il distributore arriva al consumatore tramite le proprie farmacie – canale lungo diretto;
  3. Il distributore arriva al consumatore tramite l’on line – canale diretto.

Il canale lungo indiretto prevale in maniera talmente significativa sugli altri due e non è possibile abbandonarlo, devono trovare un modo di far convivere i tre canali senza che nessuno cannibalizzi l’altro.
Quindi, o i distributori sono dei pazzi o la loro strategia è razionale e segue i principi di omnicanalità: valorizzare tutti i canali e renderli sinergici tra loro. Darei quindi per priva di fondamento l’ipotesi di minaccia.

#iostoconlereti

Analisi del capello, telemedicina, autoanalisi, eccetera: nessuno di questi servizi, sebbene importanti, ha fatto la differenza per la farmacia. Il paziente li può trovare anche offerti da altri retailer o strutture sanitarie. L’home delivery è invece un allargamento del servizio core: la dispensazione. Risponde a una reale esigenza di alcuni cittadini, specialmente in specifiche circostanze. Se io paziente ho una relazione diretta con il farmacista alzo il telefono e mi faccio portare il farmaco a fine turno, ma è un favore che mi fa, non un diritto a fronte di un servizio ufficiale. Se non ho una relazione personale ho un problema senza soluzione (a meno di attivare un caregiver, quando c’è). In questo caso l’home delivery è un servizio che fa la differenza. Ma è un servizio che costa al farmacista, e anche parecchio per poterlo erogare direttamente. Di qui l’utilità della rete, qualunque sia la forma: rete tra farmacie senza distributore alle spalle, rete supportata da un distributore, Federfarma, eccetera. La questione è scegliere chi è più efficiente. Quindi è un’opportunità, ma come tutte le opportunità la questione non è solo nel coglierla, ma anche il modo in cui si la si coglie.
Un’ultima considerazione sulle reti. Ci lamentiamo che non fanno nulla di utile, niente che faccia la vera differenza per cui valga la pena affiliarsi. Eppure, quando fanno qualcosa che potrebbe effettivamente fare la differenza, che siano locker o app per l’home delivery… apriti cielo!
Pensiamoci.

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