informazione, partecipazione, condivisione

Presentata l’indagine congiunturale di Cosmetica Italia

IL MERCATO

Presentata l’indagine congiunturale di Cosmetica Italia

© Bidzilya/shutterstock.com

Industria cosmetica e preconsuntivi 2021: crescono il fatturato globale del settore e l’export. Secondo le proiezioni, nel 2022 pieno recupero e il superamento dei valori pre pandemia. Ma ora bisogna fare i conti con la crisi ucraina

3 marzo 2022

di Mariasandra Aicardi

Per l’industria cosmetica il 2021 si è chiuso con un segno positivo, con una crescita globale del settore del 10,2 per cento in più rispetto al 2020 e un fatturato di 11,7 miliardi. Se ne è parlato in occasione del consueto appuntamento (anche quest’anno in webinar) con l’Indagine congiunturale curata dal Centro Studi di Cosmetica Italia.

Ottime performance, ma l’attualità invita alla cautela

I dati rilevati delineano una netta ripresa del settore che interessa trasversalmente tutti i canali. Le proiezioni per il 2022, stimate in 12,5 miliardi, dovrebbero far tornare il mercato ai valori precedenti la pandemia, dopo due anni problematici, con i flussi di fornitura delle materie prime rallentati e i rapporti commerciali resi più difficili dalle limitazioni imposte. Tutto questo ha portato le aziende a doversi adattare, attuando notevoli cambiamenti nelle catene di approvvigionamento e produzione in termini economici, sociali e ambientali. Calano gli investimenti in comunicazione, mentre rimangono stabili quelli in ricerca e sviluppo.
Siamo quindi di fronte a uno scenario nuovo, che sarà inevitabilmente condizionato anche dalle tensioni geopolitiche in Ucraina, dal rincaro dei costi energetici e delle commodities, e che porterà a un ridimensionamento delle stime del Centro Studi di Cosmetica Italia attraverso una lettura più cauta dei valori e delle proiezioni a medio termine.

Vola l’e-commerce, in ripresa il canale profumeria

In quanto ai consumi stimati nel corso del 2021, le norme anticontagio hanno portato a nuove abitudini nelle scelte e nelle modalità di acquisto. «I consumatori cercano nuovi stimoli e benefici tangibili», afferma Gian Andrea Positano, direttore del Centro Studi. L’e-commerce continua inesorabilmente a crescere, con un +23,2 per cento, e con la previsione di un ulteriore +22,5 per cento nel corso del 2022. Un valore, quello delle vendite on line, che supera gli 870 milioni di euro e che porta il retail digitale al quarto po­sto tra i canali di distribuzione con un peso dell’8,2 per cento sul totale del mercato. L’anno che si è chiuso ha decretato anche una crescita (+1 per cento) per la Gdo, che mantiene il primo posto in classifica con il 41 per cento del mercato cosmetico nazionale, per un valore che si avvicina ai 4.500 milioni di euro. In netta ripresa (+22,6 per cento) le profumerie, penalizzate dalle lunghe chiusure del 2020, così come i centri estetici (+28 per cento) e i parrucchieri (+22,1 per cento), mentre le vendite in erboristeria sono aumentate del 13,8 per cento. La farmacia segna un +2 per cento per un valore che, a fine anno, tocca i 1.846 milioni di euro. Questo fatturato, di poco inferiore agli esercizi che hanno prece­duto la pandemia, è molto simile a quello raggiunto nel 2021 dal canale profumeria, che nel periodo di lockdown ha registrato contrazioni ben più importanti e radicali. La profumeria, infatti, chiude con un fatturato di poco più di 1.880 milioni di euro, che la trascina di nuovo al secondo posto a ridosso della Grande distribuzione, scalzando la farmacia. Infine, le previsioni per il primo semestre 2022 indicano un aumento stimato in due punti percentuali per il canale farmacia, che quindi dovrebbe mantenere un mercato pressoché stabile, mentre continuerà la crescita, con un ulteriore +8 per cento, delle vendite in profumeria.

0 Condivisioni

Altre news

3 Marzo 2022 ,