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Prima vennero…

LA LETTERA

Prima vennero…

Pubblichiamo un testo che ci ha inviato un farmacista, scrivendoci: «Ho voluto ricalcare il famoso “Prima vennero...” del pastore Martin Niemoller, scritto per rimarcare le conseguenze dell’apatia della gente, che permette l’affermarsi dei totalitarismi. Mi ha ricordato l’apatia della nostra categoria professionale, che non ha mai reagito efficacemente alla lenta spoliazione che la farmacia Italiana ha subito negli ultimi decenni»

1° ottobre 2020

Francesco Palagiano,
Sant’Agnello (Na)

Prima di tutto, vennero a rendere non rimborsabili i medicinali fatti nel laboratorio galenico della farmacia, e fui contento, perché ti sporcavi le mani, a prepararli.

Poi vennero a prendere i medicinali innovativi, e stetti zitto, perché bisognava studiarli, ed era difficile gestirli.

Poi vennero a prendere i medicinali vitaminici ed erboristici e a trasformarli in integratori alimentari vendibili dappertutto, e io non dissi niente, perché tanto li potevo vendere anche io.

Poi vennero a prendere i medicinali per animali vendibili anche negli studi veterinari, e rimasi impassibile, perché scadevano sempre, era una seccatura trattarli.

Poi vennero a dirmi che non dovevo fare medicazioni o analisi complicate, e che era inutile che imparassi a fare le vaccinazioni, e fui sollevato, perché non volevo problemi.

Un giorno vennero a prendere i farmaci per i pazienti cronici e con più patologie, per spedirli a domicilio in confezioni personalizzate e non era rimasto nessuno dei miei pazienti a protestare.

Piano piano, avevano tutti imparato a fare a meno di me.

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