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Quanto vale il capitale umano in farmacia?

IL WEBINAR

Quanto vale il capitale umano in farmacia?

Collaboratori soddisfatti e reddito d’esercizio adeguato: si può fare! Tutto quello che serve sapere sui costi del personale nel secondo webinar di Numbers, il progetto di formazione gestionale rivolto ai titolari di farmacia, realizzato con Federfarma e con il supporto non condizionante di Dompé

19 ottobre 2023

di Rossella Gemma

Quanto costa la gestione del personale della farmacia? Ma, soprattutto, come si concilia una retribuzione soddisfacente per i collaboratori con un reddito d’esercizio adeguato? Se ne è parlato nel corso del secondo degli appuntamenti di Numbers, il progetto ideato da iFarma con Federfarma e il supporto non condizionato di Dompé, che si pone l’obiettivo di accrescere la cultura economica, gestionale e finanziaria della categoria. E sono stati oltre 1.600 i farmacisti iscritti alla giornata di lavori dedicata alla “Gestione dei costi del personale: analisi, benchmarking e interventi correttivi”, che ha visto al centro gli interventi dei commercialisti Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta dello Studio Guandalini di Bologna.

Il vero confronto è con il margine

Un’analisi, quella sul costo del personale, che secondo gli esperti deve, sì, tenere in seria considerazione i numeri, ma deve anche fare i conti con il capitale umano della farmacia.
La cosa certa è che, per rendere confrontabili i dati delle diverse farmacie, il costo del personale deve sempre essere comprensivo anche della remunerazione del titolare, o dei soci e familiari che lavorano in farmacia, a cui quindi va attribuito uno stipendio figurativo da sommare al costo del lavoro. «Non rapportiamo il costo complessivo delle risorse umane così ottenuto al fatturato, perché ci pare poco significativo, mentre preferiamo rapportarlo al margine. Del resto, è proprio il margine l’indicatore significativo di produttività del personale, non il fatturato: non interessano i volumi, ma gli utili», ha spiegato Marcello Tarabusi. «Confrontando i dati di un campione di farmacie relativi all’anno 2013 con quelli di un campione simile nel 2022, si può notare come all’epoca più della metà del margine veniva assorbito dal costo del personale, mentre adesso si assiste a un’incidenza minore, probabilmente perché è migliorata la marginalità delle farmacie e forse anche la produttività del personale».

Costi e mansioni corretti

I collaboratori sono una preziosa risorsa e lo sono ancora di più nella nuova farmacia dei servizi, dove i compiti sono numerosi e i ruoli di ciascuno vanno ben organizzati. Retribuzione soddisfacente sì, ma a fronte di un reddito d’esercizio adeguato. E proprio ragionando sul capitale umano, viene da chiedersi quanto valga il tempo dei collaboratori.
Giovanni Trombetta ha sottolineato che un farmacista collaboratore costa 25-26 euro all’ora e che «se l’incidenza delle attività di back-office rispetto a quelle del banco supera il 32 per cento, allora vuol dire che sono ridondanti e che è il caso di rivedere l’organizzazione della farmacia». Va da sé che tutta una serie di attività burocratico/amministrative non devono più essere compito dei laureati.
«Il tema di come organizzare al meglio la squadra che lavora in farmacia – aggiunge Trombetta – è sempre molto accattivante. E ci sono tantissime variabili da tenere in considerazione. Una su tutte è rappresentata dai collaboratori di farmacia liberi professionisti. In questo caso, va sì tenuto conto del rapporto margine/produttività; ma esiste anche un problema giuridico da non sottovalutare perché il rapporto di subordinazione, insito nel lavoro del farmacista in farmacia, non è compatibile (se non in limitati casi e a condizioni ben precise) con la fattispecie del lavoro autonomo. E a questo, il titolare di farmacia deve stare molto attento».

La farmacia al femminile

Tarabusi e Trombetta hanno poi confermato come non ci siano dubbi sul fatto che la farmacia sia “donna” e che molte delle occupate lo sia part-time. «Non è vero che due part-time costano più di un tempo pieno, ma a livello di qualità di vita il tempo parziale è prezioso soprattutto per le tante collaboratrici donne. Se i 40 euro/ora dei liberi professionisti non possono dunque essere sostenibili per una gran parte delle farmacie, i tempi sono maturi per strutturare una gestione proattiva del personale, con iniziative di welfare aziendale e un maggiore coinvolgimento della squadra, che è il punto di forza della farmacia».

Appuntamento al 24 ottobre, dalle 14 alle 15, con il terzo webinar di Numbers dal titolo “Riclassificazione e analisi del conto economico. Best practice

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