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Si fa presto a dire telemedicina

FOCUS FARMACIA

Si fa presto a dire telemedicina

Modalità e relazioni digitali differenti per diverse finalità, tutte egualmente valide. Così ci ha spiegato Erika Mallarini, docente Sda Bcconi, relatrice del quinto incontro Dompé Talks focalizzato su un tema di grande attualità: lo sviluppo dei servizi digitali in farmacia

9 giugno 2022

di Claudio Buono

Focus Farmacia-Dompé Talk è giunto al quinto appuntamento, questa volta incentrato sullo sviluppo della telemedicina, un tema di grande attualità per i titolari di farmacia. Erica Mallarini, docente Sda Bocconi e relatrice del talk, lo descrive come uno strumento fondamentale per ridisegnare la sanità territoriale e migliorare l’accesso alle cure, e allo stesso tempo come un’opportunità per migliorare il rapporto con i clienti-pazienti attraverso un servizio ancora più qualificato.

Soluzioni punto zero

Ma che cosa si intende per telemedicina? «Parliamo di una modalità di interazione tra soggetti (quali il paziente e il/i professionista/i della salute) e la tecnologia digitale, in situazioni in cui tali soggetti non si trovano nella stessa località e quindi necessitano di rapportarsi a distanza», spiega Mallarini. «Un’interazione che può essere gestita con modalità che differiscono nelle finalità e nei livelli di efficacia, a seconda dell’obiettivo per il quale viene attivato un sistema di telemedicina. Quest’ultimo si basa infatti su quattro tipologie di relazioni digitali e ciascuna di esse non è necessariamente migliore dell’altra ma, piuttosto, è specifica per un certo tipo di strumento».

Le quattro tipologie, per chiarezza, sono le seguenti:

Digital 1.0 indica una modalità di relazione a una via, come i siti web statici. Gli utenti non interagiscono con chi eroga il servizio ma si limitano a raccogliere informazioni standard.

Digital 2.0 sottintende un’interazione tra utenti, come nel caso dei social, dei blog dei talk o anche delle videochiamate.

Digital 3.0 prevede la partecipazione attiva dell’utente al servizio attraverso il dialogo con una macchina. Il software è in grado di rispondere a svariate richieste, tuttavia le risposte sono standardizzate sulla base di un cluster di domande specifiche.

Digital 4.0 è la tipologia di interazione rispetto alla quale l’utente si interfaccia con un’intelligenza artificiale. Qui però il software apprende dall’utente, gestendo una gran mole di dati (Big Data) che elabora e personalizza in tempo reale.

Servizi e tecnologie diversi

La telemedicina – spiega Mallarini – prevede una serie di servizi di assistenza sanitaria basati sul ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle information and communication technologies (Ict), che permettono la trasmissione sicura di informazioni e dati, prevalentemente di carattere medico, sotto forma di testi, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. Alcune prestazioni, come il digital health test o la telediagnostica sono già normalmente effettuate anche in farmacia, altre c’è da augurarsi che lo saranno, quindi è importante conoscere come si caratterizzano.

Telecoaching_È l’accompagnamento dell’utente intermediato da tecnologie digitali di modo che possa seguire un programma personalizzato finalizzato al raggiungimento di obiettivi di salute. Nello specifico della farmacia, dopo un colloquio preliminare per la definizione del programma, il farmacista mette a disposizione del cliente una app e momenti di interazione rispetto ai quali il cliente/paziente può interfacciarsi con un esperto (per esempio il nutrizionista). I suoi dati vengono raccolti per il monitoraggio e la personalizzazione e sono condivisi con il farmacista. 

Digital health test_Sono test del rischio che possono essere gestiti in maniera digitale così da poter garantire la continuità dei controlli e indirizzare il paziente verso una visita medica.

Teletriage_Una app che rende possibile individuare, attraverso un sistema di domande-risposte o di chatbot, un livello di rischio che fa optare per un approfondimento diagnostico.

Telediagnostica_Prevede l’effettuazione di esami con apparecchiature standardizzate, da parte di una figura professionale diversa dal medico (per esempio il farmacista) e i cui esiti verranno analizzati successivamente, a distanza, dallo specialista. 

Teleconsulto_Prevede la condivisione con uno o più specialisti della documentazione inviata da un paziente, per una seconda opinione relativa al suo percorso diagnostico e per un confronto circa la terapia più adeguata che dovrebbe seguire.

Teleterapia_Coinvolge più professionalità sanitarie che definiscono la terapia del paziente. In questo ambito, il farmacista supporta il medico prescrittore nella selezione della terapia farmacologica più adeguata.

Teleconsulenza_Consiste nel confronto tra un professionista sanitario (medico, farmacista, infermiere ecc.) e il paziente attraverso una piattaforma in cui sono registrati i dati del paziente stesso.

Televisita_Tramite una piattaforma di videochiamata lo specialista incontra il paziente. Secondo la normativa vigente, questa modalità di relazione può essere effettuata solo nei confronti di un soggetto che precedentemente è già stato preso in carico dal medico.

Teleriabilitazione (fisica o cognitiva) e Telemonitoraggio_Sono due forme di assistenza a distanza del paziente. La prima consiste nell’erogazione di prestazioni e servizi intesi ad abilitare, ripristinare o comunque migliorare il funzionamento psicofisico di persone con disabilità o disturbi transitori o permanenti, oppure a rischio di svilupparli. La seconda è rivolta a soggetti che soffrono di patologie croniche e mira a condividere con lo specialista i parametri registrati dai dispositivi medici i quali possono essere visualizzati dal personale sanitario su portali on line specifici. Ciò consente al medico di intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Teleassistenza_Anche in questo caso consiste nel seguire a distanza il paziente attraverso più figure professionali che includono il farmacista per quello che riguarda la terapia di sua competenza.

Teleassisted living_Si avvale di tecnologie digitali per creare ambienti intelligenti e poter rilevare quelli che sono i comportamenti all’interno dell’abitazione (per esempio di una persona anziana o disabile) con la possibilità di seguirla e sostenerla h 24 nella sua vita quotidiana.

Una scelta irrinunciabile

La farmacia, conclude infine Erika Mallarini, è un touch point fisico che mai come oggi, con l’avvento della farmacia dei servizi, necessita di essere supportato da adeguati strumenti digitali come quelli offerti dalla telemedicina. «Senza di essi non si può parlare di pharmaceutical care, intesa come prevenzione o presa in carico del cliente/paziente. La digitalizzazione permette di avere una visione globale dello stato di salute di ciascun assistito, di disporre di dati sempre aggiornati, ma anche, se il caso lo richiede, di potersi confrontare in modo istituzionalizzato con gli altri professionisti che gravitano attorno al percorso diagnostico della persona». Ne deriva, perciò, che se la farmacia persiste nel restare un presidio sanitario solo ed esclusivamente “fisico”, rischia di essere tagliata fuori da un sistema che sta evolvendo verso una continuità dell’assistenza in grado di costruire attorno al cittadino-paziente le risposte più appropriate ai suoi bisogni.

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