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Fare squadra contro le dipendenze

L'INIZIATIVA

Fare squadra contro le dipendenze

Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona e Silvia Melchiori, di Medicina delle dipendenze – Aoui Borgo Roma di Verona

Federfarma Verona scende in campo con 257 farmacie per supportare la campagna dell’Azienda ospedaliera di Verona contro vecchie e nuove addiction, dal tabagismo al gioco d’azzardo, alle patologie legate all’uso di Internet

9 giugno 2022

a cura della Redazione

Bellissima e unica nel suo genere l’iniziativa presentata a Federfarma Verona che ha visto le farmacie territoriali e la Medicina delle dipendenze dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui) di Verona unite nella lotta al fumo e al gioco d’azzardo patologico, oltre che alle forme più recenti di dipendenza denominate Internet addiction.

Vecchie e nuove dipendenze

Grazie alle 257 farmacie aderenti a Federfarma Verona, è stato possibile mettere a disposizione del pubblico circa 26mila opuscoli tecnico-informativi intitolati “Speciale fumo di sigaretta: tutto quello che è bene sapere” e “Speciale azzardo e dintorni: tutto quello che c’è da sapere”, che approfondiscono sotto tutti i punti di vista queste pericolose dipendenze, devastanti anche sul piano sanitario e sociale, e che hanno fatto registrare un incremento a seguito della pandemia da Covid-19.

Più specificamente lo speciale sul fumo di sigaretta, oltre ad affrontare le serie tematiche relative alla salute (come l’insorgenza di neoplasie, malattie cardiovascolari e diabete mellito di tipo 2), illustra i meccanismi della dipendenza psicologica, delle interazioni con il Covid-19, della depressione. Mentre quello sul gioco d’azzardo si focalizza non solo sulla ludopatia “classica”, ma anche sulla cosiddetta Internet addiction, la nuova frontiera della dipendenza che annovera patologie legate alla rete: information overload (l’atteggiamento ossessivo-compulsivo nella ricerca di informazioni web), cyber-relational addiction (l’eccessivo coinvolgimento nelle relazioni on line), cybersex addiction (la dipendenza da sesso in rete), on line gambling addiction e gaming addiction (rispettivamente, la dipendenza da gioco d’azzardo digitale e da videogiochi). Obiettivo di entrambe le pubblicazioni è altresì quello di far conoscere i numerosi percorsi terapeutici scientificamente provati e di facile accesso oggi disponibili.

Una sinergia tra presidi competenti

Per Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona, «intercettare i bisogni della cittadinanza, anche quelli sommersi, da sempre rientra nella nostra mission e siamo certi che questa sinergia andrà a tutto vantaggio di quella fascia di cittadini che molto spesso non si rende nemmeno conto, se non troppo tardi, di essere caduta in un vortice dal quale non si riesce a risalire da soli».

«La sinergia con la Medicina delle dipendenze nasce dalla stretta collaborazione con il dottor Fabio Lugoboni che crede nelle farmacie e nella loro capacità di divulgare informazioni scientificamente corrette», dichiara Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona. «Siamo consapevoli della crescita delle dipendenze di ogni tipo, dal gioco d’azzardo patologico al tabagismo, ma anche quelle da farmaci, alcol, shopping compulsivo, sindrome di Hikikomori. Le farmacie sono fiere di poter contribuire con il loro operato ad aiutare la popolazione che vive un profondo disorientamento, nella scelta del corretto percorso terapeutico offerto da strutture sanitarie accreditate».

«La lotta al fumo e a tutte le dipendenze deve essere portata avanti giorno per giorno con costanza e determinazione amplificando con tutti i mezzi la conoscenza dei rischi», sostiene Silvia Melchiori, di Medicina delle dipendenze – Aoui Borgo Roma di Verona. «Vogliamo far passare il messaggio che smettere di fumare o interrompere la spirale del gioco d’azzardo patologico si può. È però importante rivolgersi a centri medico-ambulatoriali specialistici che, come nel nostro caso, offrono percorsi multidisciplinari di facile accesso per pazienti e familiari».

Un’industria estremamente redditizia

Sugli enormi profitti realizzati dall’industria del gioco si esprime infine Fabio Lugoboni, responsabile della Medicina delle dipendenze – Aoui Verona: «Prima del lockdown gli italiani spendevano circa 46 miliardi di euro solo in slot e videolottery. Se aggiungiamo gli altri giochi raggiungiamo la monumentale cifra di 86 miliardi. Nonostante ciò e la rovina economica che il gioco d’azzardo patologico comporta per innumerevoli famiglie, una vera e propria piaga sociale, aiutare i giocatori malati non è affatto facile, a cominciare dalla loro presa in carico. Queste pubblicazioni che veicoliamo a tappeto grazie alla grande capillarità delle farmacie territoriali spiegano il fenomeno in modo diretto per favorire la richiesta d’aiuto da parte di fumatori e giocatori patologici».

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