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Tra aria, macchine, molecole e particelle

IL LIBRO

Tra aria, macchine, molecole e particelle

Gaspare Ganduscio voleva fare il pilota e fa il farmacista con grande entusiasmo: dall’incontro tra le sue due grandi passioni è nato questo bel libro

19 gennaio 2023

di Laura Benfenati

Che ci azzecca il volo con la farmacologia? Avere mai sentito parlare di spaziofarmaceutica? Curioso, originale e molto interessante il libro Tra aria, macchine, molecole e particelle, un “viaggio tra storia, ricerca, sviluppo tecnologico e applicazioni in ambito farmacologico-farmaceutico di esperimenti testati nello spazio”, scritto dal farmacista Gaspare Ganduscio.

Volo e medicina si intrecciano nella storia…

La ricerca aerospaziale ha contribuito moltissimo allo sviluppo delle scienze della vita e, come scrive il presidente della Fofi Andrea Mandelli nella prefazione, “la stessa telemedicina deve il suo sviluppo alla necessità di monitorare lo stato di salute degli astronauti. È bene ricordare e riaffermare che non esiste una ricerca scientifica realmente tale di cui non si possano identificare ricadute interdisciplinari, ed è quanto fa questo libro”. Libro che, con foto bellissime dell’archivio personale dell’autore o concesse dall’Aeronautica Militare (c’è anche una prefazione dell’ex comandante del 37° stormo ora Generale di Brigata Aerea Mauro Gnutti), parte dalla storia del volo – dal mito di Dedalo a Icaro, ai fratelli Wrigth, all’era dei caccia moderni – e da quella della farmacologia, da Ippocrate al “De materia medica” di Dioscoride, a Galeno, a Paracelso fino ai giorni nostri e ai farmaci biotecnologici. C’è poi un interessante capitolo sull’aerofisiologia e sugli effetti indotti dall’attività del volo sulla fisiologia umana: dall’ipossia al disbarismo, dalle accelerazioni alla funzione visiva, e poi si parla degli effetti dei farmaci e delle loro eventuali interazioni sulla comparsa di fenomeni potenzialmente pericolosi alla condotta del volo.

… e nello spazio

Si passa quindi all’esame delle missioni aerospaziali in Italia, dagli inizi a quelle sulla Stazione spaziale internazionale e all’applicazione delle nanoparticelle alla ricerca aerospaziale (spaziofarmaceutica). La collaborazione Nasa-National Institutes for Health (Nih) ha spedito alla Stazione spaziale internazionale miniature 3D di organi umani per studiare la fisiopatologia in condizioni di microgravità. Il progetto Tissue chips in space è nato dalla collaborazione tra la Nasa e il National Center for Advancing Translation Sciences (Ncats) del Nih per studiare gli effetti della gravità sugli organi umani, per velocizzare i tempi delle indagini sull’invecchiamento e su particolari patologie, come le muscolo scheletriche e cartilaginee, e per accelerare i test su farmaci e trattamenti clinici.
La parte conclusiva del libro riassume una serie di esperimenti scientifici nello spazio: “La storia, le scoperte e gli eventi citati sono il frutto dell’impegno, della passione, della tenacia di uomini di ieri e di oggi – scrive Ganduscio – per noi sicuramente non un’eredità pesante da cogliere ed eguagliare, bensì ispiratrice di enormi valori umani e culturali. La nostra storia è importante, gli uomini e le imprese di oggi non sarebbero tali senza gli uomini e le imprese di ieri”. E conclude, nei ringraziamenti: “Sono particolarmente sensibile al futuro, quindi alla scuola e alle giovani generazioni: a loro dico di avere un sogno, di osare o di puntare in alto, di fare tutto mettendoci cuore, passione, impegno e sacrificio perché l’importante ‘non è cosa fai, ma come lo fai!’”.

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