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Un nuovo inizio

L'AZIENDA

Un nuovo inizio

Valerie Poinsot

È un momento difficile per l’omeopatia e Boiron, leader mondiale nella produzione di farmaci omeopatici, integra nella propria offerta nuove categorie di prodotti, pur restando fedele ai propri principi fondanti: qualità e massima sicurezza

11 febbraio 2021

di Chiara Zaccarelli

Boiron, colosso francese dell’omeopatia, punta a esplorare nuovi territori. L’annus horribilis 2020 ha colpito anche questo settore, già fortemente provato dalla decisione del governo francese di non rimborsare più le spese sanitarie dei medicinali omeopatici su prescrizione medica, dal primo gennaio scorso. In Italia, come sappiamo, i rimedi omeopatici sono sempre stati a carico dei pazienti ma possono essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, nei primi nove mesi del 2020, l’attività del gruppo è scesa del 17,1 in Francia e del 7,4 per cento a livello mondiale. Boiron ha quindi inaugurato quello che Valérie Lorentz-Poinsot, direttore generale del gruppo, definisce «un nuovo inizio», affiancando alla propria offerta di omeopatici, che restano comunque il core business dell’azienda, una serie di nuovi prodotti afferenti al comparto dell’integrazione alimentare. La prima novità lanciata sul mercato è Osmobiotic Flora, una gamma di probiotici e fermenti lattici sviluppata per rispondere ai bisogni di tutta la famiglia, attraverso tre referenze con una formulazione specifica a seconda dell’età e delle esigenze. Una gamma di probiotici di alta qualità, senza allergeni e microincapsulati, sviluppata in continuità con il principio che da sempre guida Boiron, quello di “curare senza nuocere”. Come ci racconta la stessa Poinsot, quando si è cominciato a pensare di aprirsi ad altri settori e si è rilevata la necessità di affidarsi a un produttore esterno, Boiron ha voluto puntare sul top di gamma. In questo caso, l’italiana Probiotical, uno degli operatori più importanti a livello internazionale. Dedicata alla ricerca e alla produzione di microrganismi probiotici, questa azienda familiare con sede a Novara è una delle due al mondo in grado di seguire l’intero ciclo produttivo di un probiotico, dall’isolamento del ceppo al prodotto finito. «Siamo molto fieri di lavorare con Probiotical, un laboratorio innovativo e ad alto valore tecnologico», racconta Poinsot. «inoltre ci sentiamo molto vicini al mercato italiano, anche perché quella italiana è la prima filiale che abbiamo aperto». Nei piani di Boiron sono già previsti i lanci di altri integratori e prodotti cosmetici a base di piante anche se, per ora, non è ancora possibile avere ulteriori dettagli. Attualmente il settore dell’integrazione pesa per il 20 per cento circa sul totale della produzione dell’azienda francese, ma per quanto il core business resti comunque l’omeopatia, Poinsot auspica che in cinque/dieci anni, questa percentuale possa crescere fino al 50 per cento.

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