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Una diretta sempre più capillare

IL CONGRESSO

Una diretta sempre più capillare

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Il modello presentato al recente congresso Sifo dai farmacisti ospedalieri assicura la Distribuzione diretta sette giorni su sette nelle case di comunità, ma anche a domicilio, e un consulto professionale a disposizione in remoto

3 novembre 2022

di Giulia Bonfini

Uno degli obiettivi della Società italiana di farmacia ospedaliera (Sifo), ricordato al recente XVIII congresso di Bologna, è l’armonizzazione dei canali distributivi del farmaco (Dd-Dpc-Convenzionata) ma per realizzarla, ha spiegato il past president della società Nello Martini, oggi presidente della Fondazione ReS, «occorre fortissima competenza, occorre cioè conoscere per i tre canali i dati di spesa e di prescrizione e la tipologia dei farmaci, ed è inoltre necessaria la conoscenza delle variabili di contesto, per non alterare i tetti di spesa e le procedure di pay-back».

Farmacista ospedaliero al centro

Il DM77 intende ridisegnare il modello di assistenza territoriale, con una visione complessiva che rinnova i servizi e l’organizzazione in una logica di reale vicinanza al paziente. Il presidente di Sifo Arturo Cavaliere ha proposto la visione progettuale della società scientifica, che si basa su una proposta ben definita: il farmacista ospedaliero è il connettore dei vari setting e delle varie professionalità coinvolte nella riforma territoriale.
«All’interno della nuova visione territoriale dell’assistenza sanitaria, basata su sicurezza e prossimità della gestione – spiega Cavaliere – il farmacista ospedaliero può e deve far parte della cabina di regia della Centrale organizzativa territoriale (Cot), assumendosi la responsabilità di essere trait d’union tra ospedali e servizi territoriali, assicurando la governance dei dati sanitari e degli outcome clinici». Nella visione della Sifo oggi c’è la necessità di ridefinizione della logistica territoriale, con un magazzino centralizzato altamente informatizzato e automatizzato, che possa tracciare l’intero processo distributivo in grado di coprire tutti i punti di consegna, grazie a una rete di centri di responsabilità aziendale che assicurino copertura anche di territori rurali o morfologicamente difficili.

Un consulto in remoto

«Il modello in cui crediamo è pertanto quello che vede la distribuzione qualificata presso tutti gli ambiti di assistenza sanitaria, in cui sarà naturalmente necessaria una specifica dotazione tecnologica», ha proseguito Cavaliere. «La Distribuzione diretta sarà così assicurata sette giorni su sette negli ospedali di comunità e nelle case di comunità, con il paziente che potrà ritirare il suo farmaco con un QR code presso il centro più vicino a lui. Inoltre, sviluppando sistemi di telemedicina, teleassistenza e teleconsulto, nella stessa location il cittadino avrà sempre a disposizione un farmacista in remoto in funzione di counseling e di segnalazione di reazioni avverse».

Il Progetto Home Delivery

E c’è pure un “ultimo miglio”: per raggiungere il paziente a domicilio – come indicato dal DM77 che parla di casa come primo luogo di cura – Sifo ha messo a punto il Progetto Home Delivery, con un’attenzione particolare ai più fragili: «Il nuovo modello distributivo home delivery ha una caratteristica specifica», ha sottolineato Cavaliere. «È un progetto di alta sensibilità sociale, che viene incontro alle persone fragili e sole che hanno difficoltà a recarsi presso le strutture ospedaliere per il ritiro di farmaci a utilizzo continuativo e cronico, un modello che si integra in modo coerente e strutturale con la necessità di potenziare l’assistenza domiciliare integrata».
Il processo di home delivery sarà quindi gestito dal farmacista ospedaliero del centro prescrittore, in collaborazione con il clinico specialista, sempre in rete con le Cot e le Coa grazie a una piattaforma di logistica certificata sviluppata da Sifo, che utilizza un repository centrale e che permette la creazione del database unico nazionale, bidirezionale e interoperabile. Il servizio si integra poi con un’app che permette la gestione costante del paziente e gode del supporto di servizi di telemonitoraggio per verificare l’aderenza, le reazioni avverse ed eventuali resi di terapia.

Il monitoraggio delle terapie

Tra le opportunità offerte dalla rivoluzione della digital health, una delle più rilevanti è infatti il monitoraggio delle terapie: «Le tecnologie stanno facendo passi da gigante in questo ambito», ha spiegato Barbara Meini, direttore della Uoc Farmaceutica territoriale azienda Usl Toscana SudEst, coordinatore Editoria scientifica Sifo. «Sono disponibili oggi sul mercato strumenti digitali come portapillole elettronici, blister tecnologici, sensori ingeribili, sistemi elettronici di gestione dei farmaci (Emms, Electronic Medication Management System) che, opportunamente connessi in rete con le farmacie ospedaliere e dei servizi farmaceutici territoriali, consentono in tempo reale la valutazione dell’andamento dell’assunzione del farmaco. Questo permette da subito di poter programmare in maniera puntuale gli acquisti e l’approvvigionamento dei medicinali, con particolare attenzione a quelli ad alto costo, riducendo quindi le scorte e la relativa immobilizzazione di risorse, ma anche di evitare scaduti riducendo quindi sprechi e costi per lo smaltimento di rifiuti, con un’attenzione anche alla sostenibilità ambientale».

Il progetto pilota

«Non stiamo parlando di progetti futuribili – ha precisato Cavaliere – ma di un progetto pilota di sei mesi che è già in fase di partenza, con 1.200 pazienti già selezionati in Lazio, Veneto, Campania ed Abruzzo. Con queste prospettive progettuali globali, abbiamo colto l’opportunità immensa offerta dal DM77 di rimodellare i setting, alla luce del Pnrr e della digital trasformation, ridisegnando i servizi che dai centri di cura giungono fino al domicilio del paziente, ripensando alla connessione più funzionale dei vari punti distributivi. È un’opportunità che non intendiamo perdere e la proponiamo a tutti i decisori della politica sanitaria e a chi dovrà realizzare sul territorio i valori espressi dal DM77».

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