Vaccini in farmacia: il generale Rossetti, consulente medico scientifico del generale Figliuolo, convoca Mondo Farmacia
MONDO FARMACIA
Vaccini in farmacia: il generale Rossetti, consulente medico scientifico del generale Figliuolo, convoca Mondo Farmacia
A seguito della comunicazione di qualche giorno fa inviata da Mondofarmacia al Gen. Figliuolo nella quale evidenziavamo alcune criticità che rendevano, a nostro avviso, assai difficile se non impossibile la partecipazione di molte farmacie al piano vaccinale, nella giornata di lunedì 31 maggio una delegazione di Mondofarmacia composta da Franco Caprino, Antonino Annetta e Giampiero David è stata convocata presso la struttura commissariale alla presenza del Generale Rossetti consulente medico scientifico del Generale Figliuolo
1 giugno 2021
di Redazione
Durante l’incontro, che si è protratto per oltre quaranta minuiti, abbiamo riferito al Generale che non è facile, per numerose farmacie, aderire ad un piano vaccinale perché, se da una parte siamo stimolati professionalmente e moralmente ad offrire il nostro contributo al Paese in questa emergenza sanitaria, dall’altra ci scontriamo, in particolare le farmacie più piccole quelle ubicate nelle periferie dei grandi agglomerati urbani e nei piccoli paesi, quelle che tra l’altro potrebbero svolgere un ruolo molto importante per la collettività in quanto lontane dai grandi HUB vaccinali, con una burocrazia asfissiante ed un protocollo operativo molto complesso.
L’obbligo in particolare di quattro ambiti separati e i percorsi distinti rappresentano spesso problematiche insormontabili per chi dispone di piccoli locali che spesso non hanno neanche spazi esterni per allestire gazebo, strutture, tra l’altro, che se si prestano molto bene all’esecuzione di test antigenici rapidi sono meno facili da utilizzare per un piano vaccinale con soggetti che devono sostare in queste aree diversi minuti al caldo d’estate ed al freddo d’inverno. Anche la possibilità di eseguire le operazioni a farmacia chiusa presenta notevoli criticità prima fra tutte quella che molte farmacie svolgono orario continuato ed anche quella che un ritardo nella somministrazione dei vaccini previsti per qualsiasi motivo, un mancato appuntamento con l’inserimento di altri soggetti (i “panchinari”) rischiano di creare situazioni tali da non consentire la somministrazione di una o più dosi nell’intervallo di chiusura della farmacia. A meno che la farmacia non decidesse di utilizzare un’eventuale giornata non lavorativa per svolgere le operazioni vaccinali ma anche questa soluzione ci sembra poco idonea allo scopo che si vuole ottenere, e cioè quello di aumentare notevolmente il numero delle vaccinazioni nel Paese, oltre a creare alla farmacia problemi di gestione del personale non indifferenti. Ci sembrano tutte “soluzioni emergenziali nell’emergenza” che, sempre a nostro avviso, potrebbero essere facilmente risolte utilizzando procedure più semplici. Avremmo preferito, sempre al fine di raggiungere il maggior numero di vaccinazioni, un protocollo più snello, tutelando ovviamente la sicurezza della popolazione, che prevedesse anche una formazione adeguata con un percorso obbligatorio di alcune ore presso gli HUB vaccinali come previsto autonomamente dalla Regione Marche. Inoltre, alcune Regioni, come la Liguria, hanno previsto la presenza del medico che a nostro avviso sarebbe stato importante considerare soprattutto nella fase di anamnesi che costituisce, come è noto, una delle situazioni più delicate del triage vaccinale. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno chiedere al Generale di intervenire affinché fosse esplicitamente inserita, nei protocolli regionali, non l’obbligo ma la possibilità di avvalersi del medico, per le farmacie che lo ritenessero opportuno, superando l’articolo 1200 TULS/34 che ne vieta la prestazione professionale in farmacia.
Di conseguenza abbiamo quindi proposto al Generale di evidenziare nelle sedi opportune la possibilità di un protocollo operativo più semplice che parta dal presupposto che il vaccinando ed il vaccinato sono soggetti che varcano la soglia delle farmacie come tutti gli altri (a differenza di coloro che si sottopongono ai test antigenici rapidi e che potrebbero essere potenzialmente positivi) e quindi si potrebbe valutare di utilizzare un percorso unico. La fase di registrazione potrebbe essere eseguita al banco della farmacia insieme alle altre operazioni lavorative, tutelando ovviamente la privacy dei vaccinandi, anamnesi ed inoculazione nello stesso ambiente separato dagli altri, preparazione nel laboratorio della farmacia e fase post vaccinale in un luogo della farmacia predisposto allo scopo ma non necessariamente separato dagli altri assicurando, ovviamente, monitoraggio per almeno 15 muniti e distanza. In questo modo sarebbero sufficienti, tutelando sempre la sicurezza dei cittadini, solo due ambienti distinti tra loro e dagli altri, quello della preparazione e quello della anamnesi e inoculazione, perché tutte le altre operazioni potrebbero svolgersi in farmacia insieme alla normale attività lavorativa rispettando ovviamente distanza e privacy.
Non era il settore di competenza del Generale per cui ci siamo astenuti dal menzionare lo stato di grave crisi economica in cui versano molte farmacie amplificato ovviamente dalla situazione attuale, in un settore come il nostro in attesa da anni di riforme strutturali come remunerazione e convenzione e con la quasi totalità dei farmaci innovativi che oramai vengono distribuiti direttamente dalle ASL. Ed anche come le farmacie capillarmente diffuse sul territorio potrebbero essere inserite in un programma di prevenzione ed informazione alla cittadinanza con attività importanti che vanno dall’ausilio alla prenotazione dei soggetti più fragili presso gli HUB vaccinali, alla farmacovigilanza post Covid e post vaccino, al fascicolo sanitario elettronico, ecc.
Speriamo di avere al più presto la possibilità di evidenziare tali fondamentali problematiche nelle sedi opportune.
Il Generale ha mostrato grande interesse a quanto riferito e ci ha assicurato che avrebbe valutato le nostre proposte con estrema attenzione
Antonino Annetta
Consiglio Direttivo Mondo Farmacia