Farmacie e aziende a confronto, in occasione del “VI Osservatorio sul mondo della farmacia” per tracciare i contorni delle possibili partnership per una strategia win-win che traghetti la farmacia nel futuro.

Tra i temi di discussione trattati dai player della salute italiana: lo scenario di riferimento, tra leggi, posizionamento della farmacia e modelli organizzati; la presenza delle aziende, le strategie di prodotto, la formazione e le reti di vendita; gli unmet need della farmacia; la necessità di collaborazione per migliorare la customer experience e dare continuità alla relazione con cliente-paziente; la costruzione del decalogo operativo nella decodifica della partnership farmacia-azienda.

Molti i punti che hanno trovato un consenso da ambo le parti.

In primis l’aspetto della formazione, che deve essere certificata e focalizzata sul progetto e non sul prodotto, come strumento che legittimi la credibilità della comunicazione verso il paziente.

Altro punto rilevante, la necessità di creare le condizioni per migliorare la qualità del tempo speso dal cliente nel puto vendita, che è una variabile di spazi e ruoli e che si traduce nella continuità relazionale tra cliente e punto vendita.

Ancora, il ruolo del farmacista, che mantenendo la scientificità della formazione deve diventare sempre più manager, così da riuscire a realizzare per ciascun cliente un canale di interazione personalizzato nell’ottica di fidelizzarlo.

Perché la farmacia deve essere al passo con i tempi, deve essere moderna e, quindi, trovare nella tecnologia non un ostacolo, bensì quegli strumenti utili a ottimizzare le attività e a rendere lean i processi. Tutto per poter differenziare sempre più il farmacista e la farmacia dalla Gdo, puntando sulla professionalità e sul counseling.

Per dirla con uno slogan: “dalla farmacia dei servizi” alla “farmacia di servizio”; “dalla farmacia del farmaco alla farmacia della salute”.