Farmacie false strizzano l’occhio dalle pagine di Facebook
MONDO FARMACIA
Farmacie false strizzano l’occhio dalle pagine di Facebook
Simboli, loghi e foto per vendere online prodotti per la sfera sessuale maschile. La denuncia dell’Associazione scientifica farmacisti italiani
21 gennaio 2019
di Carlo Buonamico
Farmacia Comunale Centrale, Farmacia Provinciale di Turno, Farmacia Beretto, Farmacie Associate. Questi sono alcuni dei nomi falsi utilizzati per la creazione di post pubblicati su Facebook per indurre i compratori cybernauti all’acquisto di prodotti per migliorare le performance maschili in camera da letto.
L’allarme arriva dall’Associazione scientifica farmacisti italiani (Asfi), che ha segnalato il fenomeno al nucleo Carabinieri per la tutela della salute di Roma e alla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani.
La vicenda riguarda alcuni post che da giorni compaiono sulle pagine di Facebook proponendo l’acquisto di un sedicente integratore alimentare che porterebbe benefici alle prestazioni sessuali maschili.
È grave, commenta Asfi, il “riferimento a farmacie fittizie, con denominazioni dalle quali non è rintracciabile la loro effettiva esistenza e ubicazione”.
Inoltre viene utilizzata la denominazione “farmacia” che <<è riservata alle farmacie aperte al pubblico o a quelle ospedaliere ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153, come pure l’utilizzo del simbolo della croce di colore verde>>, spiega il presidente Asfi, Maurizio Cini.
La costruzione di questi messaggi e profili fake, che utilizzano anche un altro simbolo. Si tratta del logo istituito dal ministero della Salute per identificare le farmacie autorizzate alla vendita tramite canali di e-commerce. Logo che, tuttavia, non rimanda alla pagina di autorizzazione ministeriale, bensì a messaggi che rimandano a una prossima attivazione del servizio. Cosa che nemmeno servirebbe, trattandosi di vendita di integratori alimentarie e non di medicinali.
Immagini di vere farmacie, nomi di medici e di cartellini con turni di apertura dei negozi completano il quadro messo a punto per rendere ancora più verosimili i profili delle false farmacie e indurre le persone all’acquisto.
<<Si tratta chiaramente di un maldestro tentativo di fare leva sull’opinione di quanti navigano su Facebook, tramite simboli in grado di ingannare il potenziale consumatore circa la reale esistenza della farmacia>>, aggiunge Asfi attraverso il proprio profilo Fb.
Ma allora come discriminare il vero dal fake? Prestare estrema attenzione gli annunci e verificare se effettivamente i loghi riportano alle relative pagine esplicative dell’autorizzazione ministeriale. In caso di dubbio, meglio lasciar perdere. Perché si tratta di prodotti che possono mettere a rischio la salute di chi li acquista e li assume. E, non da ultimo, si tratta di acquisti che vanno ad arricchire un forma di commercio illegale.