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Angelini Pharma promuove la gender balance

L'INIZIATIVA

Angelini Pharma promuove la gender balance

Fonte: www.angelinipharma.it

L’azienda ha sottoscritto il Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D. Un passo che si inquadra nell’impegno per un ambiente lavorativo in grado di riconoscere, coltivare e premiare il talento senza distinzioni né pregiudizi

17 marzo 2022

a cura della Redazione

Il Gruppo Angelini, oltre a essere presente in questi giorni sui canali televisivi con un bellissimo spot pubblicitario, sta rafforzando il suo impegno nelle politiche interne di Diversity&Inclusion, in particolare nel gender balance, l’uguaglianza di genere. Angelini Pharma, per decisione del Ceo Pierluigi Antonelli, ha sottoscritto di recente il Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D, la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva.

Valore D, per l’equilibrio di genere

Nata nel 2009, oggi Valore D conta 270 imprese associate per un totale di più di due milioni di dipendenti. L’approccio integrato di questa associazione verte sulla capacità di fornire alle imprese strumenti efficaci e confronto interaziendale e con le Istituzioni. Il documento programmatico in nove punti definisce gli strumenti concreti, in linea con gli indicatori del Bilancio Integrato secondo gli standard del Global Reporting Initiative, utili alle aziende per valorizzare la diversità di genere al proprio interno.

L’impegno Angelini Pharma

«Uno dei principali obiettivi di Angelini Pharma è quello di creare, per le persone che ci lavorano oggi e che ci lavoreranno domani, un ambiente fondato sull’inclusività e sulla meritocrazia, in grado di riconoscere, coltivare e premiare il talento e il merito senza distinzioni né pregiudizi», ha spiegato Pierluigi Antonelli. «Con la sottoscrizione del Manifesto per l’occupazione femminile di Valore D ci impegniamo a rafforzare e a promuovere la nostra cultura interna basata sulla gender balance, affinché a tutti siano garantite pari opportunità. Per le aziende, oggi, è di fondamentale importanza saper valorizzare e promuovere la diversità in generale, e quella di genere in particolare, come strumento prezioso per affrontare la crescente complessità del mondo e abbracciare il cambiamento».

Numeri rassicuranti nel Gruppo

Dalle analisi effettuate tramite tool analitici è emerso che oggi in Angelini Pharma, a livello internazionale, le donne rappresentano il 48 per cento della popolazione aziendale. La percentuale femminile è molto più elevata in alcuni Paesi come la Repubblica Ceca, l’Ungheria e l’Austria, dove le donne sono rispettivamente l’80, l’83 e il 76 per cento dell’intera popolazione aziendale. Ci sono inoltre diverse aree aziendali in cui la presenza femminile è molto alta: Global R&D (75 per cento), Global Business Excellence (85 per cento) e Global Communications (85 per cento) solo alcuni esempi. Analizzando solo le posizioni manageriali aziendali, a livello internazionale, il 40 per cento di questi ruoli è riscoperto da donne. In Austria, Repubblica Ceca e Russia la presenza di donne manager è pari al 60 per cento (in Repubblica Ceca si raggiunge il 72 per cento).
Per quanto riguarda le donne che lavorano in Angelini Pharma in Italia, queste rappresentano il 42 per cento della popolazione aziendale (Country Italia + Global), una percentuale inferiore rispetto a quella internazionale in quanto sono presenti in Italia gli stabilimenti produttivi, che impiegano principalmente uomini (le donne sono il 18%).

Il gender pay gap

Per raggiungere gli obiettivi di inclusività e pari opportunità, Angelini Pharma sta adottando un approccio sempre più data-driven anche ai temi di Diversity&Inclusion. In particolare, l’implementazione di tool analitici per individuare e monitorare KPI salienti in termini di rappresentanza di genere, differenziata per funzione corporate e per Paese, sta permettendo di avere una visione a tutto tondo sulla segmentazione della popolazione. Un primo, importantissimo effetto positivo è stato quello di riuscire a cancellare il gender pay gap che ancora esisteva tra le colleghe e i colleghi italiani, oggi a tutti gli effetti equamente rappresentati e retribuiti.

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