informazione, partecipazione, condivisione

Iqvia: cresce la farmacia soprattutto on line

IL MERCATO

Iqvia: cresce la farmacia soprattutto on line

© Gorodenkoff/adobestock.com

Secondo i dati del primo trimestre 2022, sono quasi 2.000 le farmacie in più rispetto a un decennio fa, per un mercato che cresce del 7 per cento sullo stesso periodo dello scorso anno. L’e-commerce registra però un aumento del 24,8 per cento

26 maggio 2022

a cura della Redazione

Nel primo trimestre 2022 i dati Iqvia registrano un grande recupero rispetto allo stesso periodo del 2021 per il mercato dei prodotti da farmacia, che fatturano 6,4 miliardi di euro in farmacia (inclusi i farmaci da prescrizione), 238 milioni in parafarmacia, 654 milioni di euro attraverso la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e 178 milioni con il canale e-commerce. Il totale del mercato vede, infatti, un aumento del 7,5 per cento con un picco particolare per l’e-commerce (+24,8 per cento).

Anche i ricavi delle parafarmacie sono in aumento (+10,3 per cento) e le farmacie registrano un +7,2 per cento di fatturato nei primi tre mesi del 2022. Per quanto riguarda il canale della farmacia, i prodotti da prescrizione (etico) costituiscono il 54,7 per cento delle vendite a valori ossia 3,5 miliardi di euro nel trimestre, un incremento del 2,6 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2021, ma in calo di circa il 6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, anche a causa dell’abbassamento medio del prezzo dei farmaci.

Il comparto commerciale, invece, vede un aumento del 13,4 per cento in farmacia a 2,9 miliardi di euro e segna un piccolo aumento anche rispetto allo stesso periodo del 2020. Gli Otc registrano un aumento del 10,8 per cento in farmacia arrivando nel periodo a 1,6 miliardi di euro. Mentre è il comparto del parafarmaco (tamponi, mascherine, igienizzanti mani, siringhe eccetera) a segnare il maggiore aumento (+44,6 per cento a valori rispetto allo stesso periodo del 2021) a 671 milioni di euro. Il comparto delle creme, shampoo, cosmetici segna invece un decremento in farmacia (-3,8 per cento) a 438 milioni di euro.

Piccolo è meglio

Nel primo trimestre 2022 è aumentato il numero di farmacie fisiche rispetto alla fine del 2021, arrivando a 19.472 punti vendita (+19). Se si guarda il trend, nel 2013 le farmacie erano 17.620, e il numero di abitanti per farmacia era di 3.450 persone, mentre ora è 3.045, contro una media europea di 3.246. Si nota una buona ripresa del fatturato delle farmacie piccole nel primo trimestre (+9,1 per cento), mentre quello delle farmacie medie cresce del 6,5 per cento e le farmacie grandi dell’8,1 per cento.  Il valore medio dello scontrino si è attestato a 25,6 euro. Gli ingressi medi in farmacia sono diminuiti del 5,25 per cento rispetto all’ultimo trimestre del 2021 durante il quale c’erano lunghe file per i tamponi anti-Covid.

L’e-commerce

Continua il boom della farmacia on line, che ha visto un aumento del 24,8 per cento rispetto allo stesso trimestre 2021 a 178 milioni di euro. Considerando che in Italia è possibile vendere on line soltanto i prodotti commerciali, il fatturato dell’e-commerce pesa ormai per circa il 5 per cento di questo mercato. «Al momento il canale on line, per quanto in forte crescita, ha ancora un peso relativo nel comparto (5 per cento dei prodotti libera vendita) e nell’ultimo anno anche il canale off line è cresciuto; d’altro canto le alte scontistiche proposte sull’on line non aiutano a sostituire l’off line e si va sempre più su un modello ibrido-integrato», spiega Francesco Cavone, Director Operations e Strategic Partnership, Retail, Pharmacy di Iqvia.

La vendita on line di prodotti di automedicazione, che rappresenta il 7,3 per cento di questo mercato, è in aumento del 41,8 per cento e i farmaci senza obbligo di prescrizione, che rappresentano il 2,8 per cento del mercato, aumentano del 37,9 per cento. Anche on line il comparto del parafarmaco vede un aumento del 57 per cento a 13 milioni di euro, mentre i prodotti cosmetici on line, a differenza della farmacia fisica, registrano un incremento del 13,6 per cento a 51 milioni di euro. In Italia, gli esercizi autorizzati alla vendita di farmaci sul web sono 1.370, ma solo una piccola parte di questi è veramente attiva. «Integratori e dermocosmesi sono sicuramente i comparti che maggiormente trainano la crescita del canale on line – spiega Cavone – ma parlare di minaccia dell’on line per i titolari è esagerato se consideriamo anche il peso relativo del canale, le alte scontistiche, le tempistiche di consegna, le spese di spedizione ridotte a zero solo oltre una soglia».

Le catene

Le farmacie aderenti alle catene fatturano mediamente il 22 per cento in più rispetto alle altre farmacie. C’è una forte tendenza a concentrarsi soprattutto sui servizi. La farmacia dei servizi è un’evoluzione che nasce dalla volontà di ampliare i servizi territoriali, sia per favorire la “deospedalizzazione” della sanità, sia per ampliare il ruolo delle farmacie. Negli Stati Uniti, alcune grandi catene stanno riducendo i punti vendita fisici poiché si adattano agli acquirenti che comprano sempre di più on line. Una famosa catena di farmacie americana ha affermato che concentrerà maggiormente i suoi sforzi sulla crescita digitale trasformando i suoi negozi in destinazioni sanitarie.

0 Condivisioni

Altre news

26 Maggio 2022 ,