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Una distribuzione dei farmaci di prossimità

L’ATTUALITÀ

Una distribuzione dei farmaci di prossimità

“Farmaco accessibile - novità legislative. Cosa cambia per il cittadino”

L’annuncio della riorganizzazione della distribuzione di alcuni medicinali dalla diretta alla convenzionata nell’incontro tenutosi a Roma lo scorso 7 marzo al ministero della Salute. Gemmato: «Un cambiamento epocale, superiamo una normativa ormai anacronistica». Per il ministro della Salute Schillaci è una risposta ai bisogni dei cittadini, soprattutto i più fragili

14 marzo 2024

di Rossella Gemma

Con la legge di Bilancio 2024 è stata riorganizzata la modalità di distribuzione di alcuni medicinali, per aumentarne la loro capillarità distributiva e favorire i cittadini nell’accesso ai farmaci. Con le nuove regole, nel caso di farmaci trasferiti dalla Distribuzione diretta e per conto alla convenzionata, i cittadini non dovranno più recarsi presso la farmacia ospedaliera per ritirare i medicinali, ma potranno farlo nella farmacia di comunità più vicina, senza gravosi spostamenti e con il controllo del proprio medico di famiglia. «La norma della manovra 2024 che rivede la Distribuzione diretta per far uscire i farmaci dalle farmacie ospedaliere, poco accessibili agli assistiti, e portarli nelle farmacie del territorio è un provvedimento che riavvicina il cittadino a un bene essenziale per le sue cure e che demolisce un assetto distributivo da tempo superato», ha annunciato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato durante l’intervento di apertura all’evento “Farmaco accessibile: novità legislative. Cosa cambia per il cittadino”, tenutosi giovedì scorso a Roma presso il ministero della Salute.

Un cambiamento necessario

Entro il 30 marzo 2024 (e successivamente con cadenza annuale) Aifa aggiornerà il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio: alcuni farmaci potranno così essere dispensati direttamente in regime convenzionale attraverso le farmacie aperte al pubblico. «È un cambiamento epocale, nel senso più letterale del termine – ha aggiunto Gemmato – perché mette in discussione una disposizione normativa che risale a oltre venti anni fa, contenuta nella Legge 405/2001, che ritengo ormai anacronistica. Le farmacie ospedaliere sono spesso distanti dai luoghi di residenza dei cittadini e con orari di apertura troppo “ristretti”: è invece imperativo dover rispondere oggi al principio di prossimità della cura e dell’assistenza, che dobbiamo a ogni cittadina e cittadino del nostro Paese».

Valorizzare il servizio del farmacista

«Con la manovra finanziaria 2024 abbiamo voluto rafforzare la tutela della garanzia dei cittadini ad accedere più facilmente al farmaco», ha precisato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura dei lavori. «Abbiamo voluto dare ascolto e andare incontro alle necessità dei nostri cittadini, soprattutto degli over 65, dei disabili, dei malati oncologici che costituiscono i maggiori fruitori della Distribuzione diretta e che chiedono un sistema sanitario sempre più di prossimità. Rivedere il processo di distribuzione del farmaco permette, inoltre, di valorizzare il servizio cognitivo che il farmacista svolge nella promozione dell’aderenza terapeutica, incentivando quell’appropriatezza e persistenza nelle terapie che sono necessarie per ottenere migliori esiti, riduzione delle possibili complicanze, con un beneficio anche per la sostenibilità del sistema», ha concluso il ministro.

Annalisa Mandorino, segretaria generale Cittadinanzattiva, ha analizzato le criticità e i punti di forza delle diverse forme di distribuzione, sottolineando la «estrema facilitazione per i pazienti cronici nel poter reperire i farmaci nella farmacia sotto casa, piuttosto che raggiungere quella ospedaliera. Questa prossimità può incidere positivamente anche con l’aderenza terapeutica».

All’operatività delle Regioni, tra Autonomia e Lea, è stato dedicato il panel a cui ha partecipato Domenico Mantoan, direttore generale Agenas che, a margine dell’evento, ha sottolineato l’impegno delle istituzioni a una «visione a tutto tondo dell’investimento che si sta facendo sul territorio nella gestione delle cronicità».

La soddisfazione di Federfarma

Soddisfazione per la decisione del Governo è arrivata da Federfarma, che da anni sollecita un intervento in questa direzione. «In farmacia ogni giorno – ha dichiarato il presidente Marco Cossolo – accogliamo i malati, soprattutto cronici e spesso anziani, che condividono con noi farmacisti i loro disagi legati alla difficoltà di accedere ai farmaci di cui hanno bisogno, perché dispensati solo dalle strutture pubbliche, lontane e aperte in orari limitati. La necessità di una più equa distribuzione dei farmaci è condivisa, da tempo, da tutte le forze politiche. Il sottosegretario Gemmato ha il merito di aver saputo cogliere il nocciolo del problema e avviato l’indagine conoscitiva per raccogliere il punto di vista di tutti gli attori della filiera al fine di individuare soluzioni condivise».

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